Vaso senza manici per conservare provviste alimentari di largo consumo e di tipo rustico quali la sugna, strutto suino preparato in grandi quantità nel periodo dell’uccisione dei maiali e conservato per l’inverno. Le incisioni concentriche nella parte esterna, sotto l’orlo servono per facilitare la legatura del panno usato per coprire l’imboccatura. La capasa serve anche per contenere ricotta forte rassodata e salata, e altri tipi di conserve; viene chiamata salaturu quando contiene olive in salamoia. Spesso le capase vengono utilizzate per conservare fichi secchi preparate con diverse ricette casalinghe: spaccati a metà ed essiccati al sole; imbottiti con mandorle e cotti in forno tiepido. 

La denominazione dei piatti variava in base al loro diametro:

- sarsiere (18-20 cm); piatteddu (23 cm); piattu minzanu (30 cm); piattu terzinu (35 cm); piattu reale (40 cm); piattu strareale (50-80 cm).

I piatti reali venivano spesso decorati con motivi ornamentale floreali, vegetali ed anche figurativi. 

Nelle fiere e nei mercati locali i piatti erano venduti a pile, chiamate in dialetto fasse. La tradizione locale racconta che durante il pranzo nuziale lo sposo traeva auspici riguardo la futura prole svuotando il piatto reale. Se trovava un galletto dipinto il primogenito dei novelli sposi sarebbe stato un maschietto.

Brocca monoansata, caratterizza da piede circolare, corpo globulare e collo traforato con motivi circolari e romboidali, delimitato da motivi plastici; poiché non è possibile versare il vino nel modo solito, il liquido passa attraverso il beccuccio dal piccolo condotto interno che corre dal fondo del vaso attraverso il manico e il cordone ingrossato dell'orlo terminante con il beccuccio; è da segnalare il particolare rivestimento marmorizzato insolita applicazione per questa tipologia morfologica. 

Il termine deriva da capase (capace) e indica il più capace di tutti i recipienti. Nei vecchi tempi, prima che entrassero in funzione le cantine sociali, il capasone era usato al posto delle botti: all'epoca della vendemmia i pro­prietari dei vigneti solevano acquistarne alcune decine di esemplari di capacità sino a 200 litri per conservarvi la produzione dell'annata.