Dal 31 gennaio al 25 gennaio 2026
Il percorso espositivo di Casa di Carlo Goldoni, museo dedicato al celebre commediografo veneziano, si arricchisce di un nuovo, indispensabile tassello per raccontare la storia teatrale veneziana, e non solo, dal XVII al XIX secolo: attraverso l’esposizione di una selezione di documenti dal Fondo Vendramin provenienti dalla Biblioteca Teatrale della Casa Carlo Goldoni. Una preziosa raccolta composta da oltre 160 unità archivistiche, che include documenti datati tra il 1448 e il 1871 e che offre uno spaccato unico sul glorioso passato del Teatro di San Luca, uno degli antichi teatri veneziani più longevi, attivo fin dalla sua fondazione nel 1622 e ancora oggi in vita come Teatro Goldoni.
Non solo: si tratta di documenti di inestimabili per restituire, tra le molte vicende storiche, uno spaccato sulla vita e il lavoro teatrale di inizio Settecento, la gestione del teatro, i rapporti della famiglia Vendramin con compagnie, attori, in particolare Carlo Goldoni, nel felice periodo in cui vedono la luce le sue commedie più celebri.
La selezione in mostra rappresenta solo una parte di un archivio storico ben più vasto, circa 300 buste, con documenti dal XIV al XIX secolo, conservato oltre che nella Biblioteca Teatrale della Casa Carlo Goldoni, alla Biblioteca del Museo Correr. Sempre consultabile da studiosi e appassionati.
Un viaggio nella storia teatrale veneziana
Il Fondo Vendramin è quindi una risorsa imprescindibile per lo studio della cultura teatrale di Venezia e delle sue influenze sulla scena europea. Fra i materiali conservati si trovano documenti relativi alla fondazione e ai restauri del Teatro di San Luca; tra i documenti più significativi, l’atto che testimonia l’anno di fondazione del teatro, nel 1622 che riporta l’indicazione: di quel magazeno fare un teatro, per recitar commedie, nel qual promette spender ducati tre mille in circa, più o manco. Le firme in calce al documento sono tutte dei Vendramin e suggellano un passaggio tra cugini della proprietà di quel magazzino, in San Salvador, a fronte dell'impegno di farne un teatro.
Preziose e imprescindibili testimonianze sono anche i contratti originali tra Carlo Goldoni e il nobiluomo Francesco Vendramin, impresario del San Luca, insieme a circa trenta lettere autografe del commediografo.
Grazie a questa straordinaria collezione, è possibile approfondire non solo la produzione teatrale di Goldoni, ma anche il ruolo centrale che la famiglia Vendramin, iscritta al patriziato veneziano nel 1381, ha avuto nella storia dei teatri cittadini. I Vendramin, infatti, furono proprietari del teatro per oltre tre secoli, fino a quando il Comune di Venezia acquistò il complesso edilizio del Teatro San Luca nel 1956.
E ancora: centinaia di lettere e contratti di celebri comici del XVII e XVIII secolo, tra cui Antonio Sacchi e Giuseppe Imer; note di spesa, inventari, elenchi di proprietà, atti di cause legali e registri di commedie rappresentate.
Rio Terà dei Nomboli, 2794, Venezia, Italia
Orari di apertura
apre - chiude | ultima entrata | |
lunedì | 10:00 - 16:00 | |
martedì | 10:00 - 16:00 | |
mercoledì | Chiuso | |
giovedì | 10:00 - 16:00 | |
venerdì | 10:00 - 16:00 | |
sabato | 10:00 - 16:00 | |
domenica | 10:00 - 16:00 |
Dal 4 aprile al 27 luglio 2025
Corpi moderni. La costruzione del corpo nella Venezia del Rinascimento.
Gallerie dell’Accademia di Venezia, Venezia