La testa, completamente lesionata nella parte destra, appartiene al tipo statuario che raffigura Diomede nell'atto portare via da Troia il Palladio rubato. Di questa scultura, il cui originale bronzeo, doveva risalire alla metà del V secolo a.C., si conoscono diverse varianti, di cui questa si distingue per la resa del modellato del viso e del trattamento dei capelli.

Il frammento conserva pochi elementi di un viso maschile: si distinguono un occhio, parte di un orecchio e della chioma. I pochi tratti fisionomici denotano il carattere egittizzante del rilievo, forse eseguito a Roma. 

Lo stato di estrema consunzione della superficie marmorea, caratterizzata anche dalla presenza di numerose scheggiature, permette di riconoscere appena i tratti fisionomici del ritratto: un uomo dal volto affilato, con fronte alta, lasciata scoperta da un alto ciuffo di capelli, e occhi profondamente incavati. La struttura generale del ritratto, in particolare la forma del viso e la disposizione dei capelli, richiama alcune sculture di età augustea suggerendo una possibile datazione a questa epoca.