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conclusa Caravaggio

La mostra

Con questa mostra il Palazzo Reale di Napoli e il Museo e Real Bosco di Capodimonte avviano una collaborazione incentrata sul dialogo tra le raccolte d’arte dei due musei, entrambe frutto del collezionismo borbonico tra Sette e Ottocento. L’esposizione ha come fulcro la Flagellazione di Caravaggio, che - pur non appartenendo alle collezioni reali - è un’opera che segnò in modo evidente il corso dell’arte del Seicento, con particolare riferimento alla pittura napoletana. I ‘dialoghi intorno a Caravaggio’ ruotano intorno a due temi: da una parte vengono riuniti per la prima volta tutti i dipinti caravaggeschi acquistati nel 1802 a Roma da Domenico Venuti per Ferdinando IV di Borbone; dall’altra è proposto un confronto sulla rappresentazione del tema iconografico della Flagellazione e dell’Ecce homo, attraverso l’interpretazione che ne diedero diversi artisti tra il XVI e il XVII secolo.


L’onda rivoluzionaria innescata in Francia nel 1789 ebbe ripercussioni anche sul patrimonio artistico partenopeo. Dopo la fuga a Palermo del re Ferdinando IV di Borbone, nel 1799 fu proclamata la Repubblica Napoletana, che consentì ai francesi di appropriarsi di una serie di dipinti destinati al Louvre. Ancor prima di rientrare a Napoli nel 1801, il re si preoccupò di recuperare le opere trafugate. L’incarico fu affidato a Domenico Venuti, direttore generale degli scavi del Regno. Soddisfatto del suo lavoro, nel 1802 Ferdinando IV lo incaricò di effettuare nuovi acquisti a Roma. In questa occasione Venuti riuscì a ottenere dipinti provenienti da collezioni prestigiose come quelle dei Colonna, dei Borghese e degli Altieri.


L’elenco dei 118 quadri acquistati a Roma nel 1802 attesta l’interesse per la scuola caravaggesca: vi erano inclusi i sette dipinti riuniti in questa mostra. Le attribuzioni proposte da Venuti non sono sempre attendibili, ma riconducono correttamente agli «scolari» del pittore lombardo o al maestro stesso i dipinti in questione, ad eccezione del San Giovanni Evangelista «creduto del Domenichino», solo in tempo recenti restituito ad Antiveduto Grammatica. In Palazzo Reale esisteva fin dal Seicento una «Galleria», che nell’Ottocento divenne la sede dei pezzi più importanti della collezione: nel 1808 vi furono collocati l’Orfeo di Honthorst e il Gesù tra i dottori di Spadarino (allora ritenuti originali di Caravaggio), oltre al San Giovanni Evangelista.

Immagini della mostra

Opere esposte

Orari e biglietti

Indirizzo

piazza del Plebiscito, 1
80132 Napoli

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