Dal 29 marzo al 29 giugno 2025
Dal 29 marzo al 29 giugno 2025, il percorso si arricchisce con la mostra Dal caos al cosmo. Metamorfosi a Palazzo Te a cura di Claudia Cieri Via, ideata in dialogo con gli affreschi del palazzo per riscoprire il senso e l’importanza di questo luogo come opera d’arte totale.
Attraverso un percorso di visita rinnovato dalla presenza di una selezione di capolavori del Rinascimento provenienti dalle collezioni del Museo del Louvre, dell’Albertina di Vienna, dal Museo del Prado, la Galleria Borghese e gli Uffizi, la mostra fa emergere in contrappunto gli innumerevoli riferimenti che possono scaturire da una lettura più approfondita dei tanti temi che il Palazzo mostra e custodisce.
Il percorso espositivo apre un dialogo tra le opere di Giulio Romano e di altri Maestri come Tintoretto, Correggio, Jacopo Zucchi, Rubens, Nicolas Poussin fino al contemporaneo Giuseppe Penone.
L’esposizione parte dalla Camera dedicata al poeta latino, con la prima sezione, Le Favole di Ovidio, che mette in relazione gli affreschi di Giulio Romano con un importante corpus di disegni conservati al Louvre e all’Albertina, che l’artista realizzò sugli stessi temi, che si possono ammirare nella successiva Camera delle imprese.
Si prosegue poi nella Camera del Sole e della Luna con La ciclicità del tempo in cui, sotto l’affresco del soffitto con il carro di Apollo e della Luna, trova posto una copia di Tutti li libri de Ovidio Metamorphoseos tradutti dal litteral al verso vulgar con le sue allegorie in prosa et istoratio, importante documentazione editoriale ad opera di Niccolò Degli Agostini, prestigioso prestito della Biblioteca Nazionale Centrale. Il volume era presente nella biblioteca Gonzaga e realisticamente Giulio Romano lo consultò per avviare il ciclo di affreschi mantovani, come testimoniato da dettagli presenti in questa versione e non nell’originale latina.
La Sala dei Cavalli, la più grande del Palazzo, ospita la sezione Virtù, Eros e Potere, in cui le incisioni del maestro Adamo Scultori Ercole che strangola il leone Nemeo e Ercole e Anteo, provenienti dall’Istituto Centrale per la Grafica, dialogano con gli affreschi monocromi della sala che le hanno ispirate. Parallelamente la Danae di Correggio di Galleria Borghese, il Ratto di Ganimede e La favola di Leda di Eugenio Cajés del Prado evocano il ciclo degli Amori di Giove che Federico II Gonzaga aveva commissionato a Correggio in occasione del soggiorno di Carlo V a Mantova, per raccontare le vicende amorose del padre degli dèi. Altro capolavoro esposto nella sala è la Minerva e Aracne di Tintoretto proveniente dagli Uffizi.
Viale Te, 13, Mantova, Italia
Orari di apertura
apre - chiude | ultima entrata | |
lunedì | 09:00 - 19:30 | 18:30 |
martedì | 13:00 - 19:30 | 18:30 |
mercoledì | 09:00 - 19:30 | 18:30 |
giovedì | 09:00 - 19:30 | 18:30 |
venerdì | 09:00 - 19:30 | 18:30 |
sabato | 09:00 - 19:30 | 18:30 |
domenica | 09:00 - 19:30 | 18:30 |
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