Dal 6 marzo al 29 giugno 2025
DALLA TERRACOTTA AL MARMO
Genesi di un capolavoro
La mostra DALLA TERRACOTTA AL MARMO mette a confronto il celebre Cristo alla colonna, capolavoro di Filippo Parodi e punta di diamante delle collezioni di Palazzo Reale, con il relativo modello realizzato in terracotta, oggi proprietà della galleria antiquaria londinese Stuart Lochhead Sculpture.
Il marmo
Con la spalla sinistra ruotata verso lo spettatore, Cristo mostra il capo piegato all’indietro, come ad esaltare l’espressione dolente e il moto dell’intera figura colta prima che perda i sensi. Un basso cippo richiama quello che si conserva nella chiesa romana di Santa Prassede come reliquia della colonna della flagellazione e serve al Nazareno da sostegno. Qui l’artista posiziona anche i due strumenti della pena, abbandonati dagli aguzzini, e scolpisce a caratteri corsivi, la firma: «J.F. Parodi».
La terracotta
Parodi era solito modellare bozzetti in terracotta con l’obiettivo sia di mostrare le composizioni ai committenti, sia di guidare i suoi collaboratori che lo avrebbero poi aiutato nella realizzazione delle opere finali.
È possibile che il modello qui esposto – grande circa la metà del marmo – si possa riconoscere nel "Nostro Signore alla Colonna" registrato nell’inventario del 1703 dei beni presenti in casa dell’artista, redatto l’anno successivo alla sua morte.
FILIPPO PARODI (Genova, 1630 - 1702)
Formatosi come intagliatore del legno, divenne rapidamente il miglior talento barocco della scuola locale, portatore di un linguaggio aggiornato sulle novità romane.
Progettò e realizzò opere prestigiose quali la decorazione della nave Paradiso, la carrozza per le nozze di Anna Pamphilj e Giovanni Andrea III Doria, oltre a cornici, console, statue lignee, arredi, allestimenti e naturalmente mirabili sculture in marmo sia a destinazione religiosa, sia per splendide dimore patrizie.
Un secondo soggiorno romano nei primi anni settanta del Seicento gli permise di assimilare con personalità la potenza creatrice dei modelli di Bernini che ritroviamo nelle opere eseguite per grandi committenti genovesi, dai Brignole ai Grimaldi e agli Spinola, dai Sauli ai Durazzo.
La sua fama lo portò a lavorare oltre i confini liguri, a Venezia e Padova dove fu coinvolto nella realizzazione di grandiosi monumenti in marmo e stucco.
Via Balbi, 10, Genova, Italia
Orari di apertura
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martedì | 13:30 - 19:00 | 18:30 |
mercoledì | 09:00 - 19:00 | 18:30 |
giovedì | 09:00 - 19:00 | 18:30 |
venerdì | 09:00 - 19:00 | 18:30 |
sabato | 09:00 - 19:00 | 18:30 |
domenica | Chiuso |
Aperto la prima e la terza domenica del mese dalle 13.30 alle 19.00. La prima domenica del mese, in occasione della #Domenicalmuseo, ingresso gratuito
Dal 15 febbraio al 2 giugno 2025
FORMA E COLORE
Oratorio San Filippo Neri, Torino
Con la card: museo + mostre 5.00 €
Dal 21 febbraio al 27 luglio 2025
Mattia Moreni
ACP - Palazzo Franchetti, Venezia
Con la card: museo + mostre 8.00 €