Dal 20 settembre al 31 dicembre 2025
Il leone è da sempre una prova, una sfida per gli artisti, per gli scultori di tutti i tempi.
Un tema che ha mantenuto la sua forza evocativa, di coraggio, regalità, protezione, lungo i secoli. Ne esistono testimonianze dai tempi antichi, dal V sec. a.C. in Sri Lanka alla Sfinge di Giza del III sec. a.C.; dai leoni stilofori che proteggevano gli ingressi delle chiese medievali al Marzocco di Donatello a Daniele e il leone di Gian Lorenzo Bernini; dai quattro leoni ottocenteschi di Trafalgar Square, opera di Edwin Landseer al recente quinto leone, rosso fiammante, dell'artista multimediale Es Devlin, realizzato con il supporto di Google Arts & Culture.
Spesso posto all'ingresso di chiese, palazzi, ponti, con la funzione simbolica di guardiania, non ha mai perso il suo potere e la sua centralità all'interno della storia dell'arte.
Così è successo anche a Brescia, la Leonessa d’Italia, grazie allo scultore Domenico Ghidoni (1857 - 1920) e a un'importante committenza nell’ambito dell'aggiornamento urbanistico resosi necessario, negli anni Ottanta dell'Ottocento, dopo la costruzione della Stazione ferroviaria.
Due leoni monumentali per la Leonessa: questa l'idea di Antonio Tagliaferri, architetto incaricato della progettazione dell'attuale Piazza Repubblica e figura culturale di spicco della città, molto vicino a Giuseppe Zanardelli. La realizzazione delle sculture fu affidata a Domenico Ghidoni che immaginò due gigantesche figure, una stante e una seduta, troneggianti sulle due torrette del profilo della Porta. Davide Lombardi, tra i principali fornitori di pietre per il Vittoriano di Roma, fu incaricato di procurare i blocchi e affinché quest'opera riuscisse "tutta bresciana" venne scelta una pietra locale. Ma qualcosa non andò per il verso giusto e i due giganti rimasero incompiuti e mai visti. Fino a oggi.
Via Martinengo da Barco, 1, Brescia, Italia
Orari di apertura
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domenica | 10:00 - 18:00 | 17:15 |
Informazioni e prenotazioni (servizio attivo dal lunedì al sabato, 10-18)
Dal 20 giugno al 13 ottobre 2024
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