Stele dei Corneli con piccolo frontone triangolare coronato da due acroteri laterali apalmette e uno centrale con ritratto entro clipeo. Il ritratto raffigura il centurione Lucius Cornelius  Aquilinus che fece erigere con disposizione testamentaria ilmonumento funerario. Nella parte superiore della stele vi sono tre busti ritratto deidefunti: quello centrale femminile che rappresenta la madre Cassia, i laterali maschilii quali rappresentano il padre Caius e il fratello Marcus. Al di sotto l’iscrizione che liricorda.

Cacciatrice protesa nella corsa, con acconciaturaimpreziosita da diadema amezzaluna in argento. Ai suoi piedi un cervo e un cane,poggiati su basi distinte saldate a quella maggiore che ha elaborate modanature e sulla cui fronte si legge un’iscrizione ( I(ovi) O(ptimo) M(aximo) D(olicheno) T(itus) Aurelius /Seleucus D(onum) D(edit)). Il pezzo, databile tra il I e il II sec. d.C. venne riutilizzato su una nuova base o sulla stessa iscritta ex novo, agli inizi del III sec.d.C., da parte di Titus AureliusSeleucus, di origine orientale.

Sarcofago con scena di nozze incorniciata da tre nicchie: al centro coppia di giovani sposi con un putto reggente la fiaccola alzata, a destra due personaggi barbuti, a sinistra un'ancella che porta uno scrigno; sul fianco destro testa di Medusa. Il sarcofago fu parzialmente lavorato a Roma, prima di essere terminato a Concordia con i volti dei committenti; qui però rimase incompleto.

Coppa verde chiaro trasparente, decorata a "rilievo negativo" raffiguranteDaniele tra i leoni.La coppa proviene dalla parte occidentale della città, a Nord del ponte, dove Bertolini afferma di aver rinvenuto tracce di un sepolcreto. Il tema del profeta, miracolosamentesalvato dalla fossa dei leoni, costituisce l'immediato richiamo alle tematiche soteriologiche ed escatologiche cristiane. E'quindi plausibile che la coppa fosse utilizzata durante i banchetti funebri e commissionata da un ricco concordiese o da un rappresentante della chiesa locale in grado di comprendere l'alto pregio del capolavoro vitreo. La presenza della coppa testimonia la vivacità culturale di Iulia Concordia nel IVsecolo d.C., centro di scambi commerciali su vasta scala.

Ritratto femminile caratterizzato da lineamenti delicati ma fermi, presenta la boccasottile, la fronte triangolare e la pettinatura ornata da una corona di fiori e frutta. I capelli sono divisi da scriminatura centrale in due bande ondulate che si raccolgono posteriormente in una crocchia sulla nuca. Il ritratto interpretato in passato come Flora o Pomona sembra piuttosto apparteneread una dama, forse di rango imperiale, che volle farsi ritrarre nelle vesti di una diqueste due divinità.

Torso di Pan rappresentato nell'atto di suonare uno strumento musicale: una sirinx, portata alla bocca con la mano destra.In due piccole protuberanze all'attacco della mascella con il collo, definite dal Bertolini delle "verrucche" è forse possibile riconoscere i resti dei punti per la produzione della copia. La destinazione di tale opera doveva essere domestica come statuetta da arredo (Di Filippo Balestrazzi )

Busto virile con testa volta a sinistra e volto caratterizzato da capelli disposti a calotta e corta barba.La resa della statua costituisce una sorta di sincretismo di tratti tipici dell'età traianea e adrianea.Si ipotizza che il personaggio raffigurato sia un cittadino concordiese autorevole che abbia scelto di farsi ritrarre con fattezze imperiali.

La statuetta raffigura un uomo seduto su uno sgabello pieghevole intento a reggere con le mani protese uno strumento musicale. La figura che rappresenta un suonatore, motivo attestato nell’arte delle situle, per la forma del busto allungato e per le gambe piegate è confrontabile con un bronzetto rinvenuto nel santuario di Fornace ad Altino. Il supporto cavo, su cui poggia il pezzo, secondo opinioni recenti, potrebbe essere il coronamento di un mobile o di un arredo prestigioso, se non forse di un’insegna di rango e di prestigio.

Rilievo con tre figure maschili che avanzano in corteo verso destra, indossando corta tunica con mantelletta e calcei senza legatura ai piedi. Due di essi reggono sulla spalla sinistra fasci senza scure e hanno nella mano destra una verga; il terzo regge sulla spalla sinistra una scure e tiene nella destra una sorta di bastone.Diverse, per gli attributi e l'atteggiamento delle figure, le interpretazioni avanzate dagli studiosi: Bertolini vi riconosce dapprima tre littori, successivamente degli apparitores; Brusin vi legge una processione sacrificale con i duoviri. Discussi sono anche il carattere e la funzione del rilievo.

The floor has a geometric decoration consisting of a composition of large and small circles and other motifs. At the center of a large clypeus, limited by a black and white braid, stands a figurative motif. The mosaic presents two, the third has been lost, of the three Graces, which are depicted naked and embraced according to a scheme of Hellenistic ancestry, very common in the Roman world. The artifact, rich in color and chiaroscuro effects, is the only polychrome mosaic.

Ara sepolcrale di una famiglia di macellai con rappresentazione in bassorilievo su un fianco degli attrezzi del mestiere (un prosciutto, una bilancia con i pesi e tre coltelli) e sulla faccia anteriore è incisa con bei caratteri l’epigrafe con cui Galla dedica il monumento al padre, alla madre, al fratello Severo e al liberto Epaghato. 

Statuetta raffigurante Venere che si slaccia il sandalo Il pezzo va riferito ad un contesto domestico, con funzioni decorative, espressione di parva luxuria.

Coppa in terra sigillata centro-gallica (Tipo Drag.37) decorata con fascia di ovuli, al di sotto della quale in riquadri rettangolari sono rappresentati animali e figure maschili. I motivi decorativi della coppa sono tipici dei vasai di Lezoux e la forma dell'ovulo fa attribuire questa coppa al tardo ceramista Cinnamus (Bonomi).