Dal 13 febbraio al 5 aprile 2024
La Fondazione Nicola Del Roscio presenta da martedì 13 febbraio a venerdì 5 aprile 2024 “Ghostwriting Paul Thek: Time Capsules and Reliquaries”, mostra personale di Alessandro Di Pietro, realizzata grazie al sostegno dell’Italian Council (XI edizione, 2022), programma di promozione internazionale dell’arte italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, e curata da Peter Benson Miller e Cornelia Mattiacci.
Il percorso espositivo si compone di un nucleo di nuove sculture, un dipinto e un video di Alessandro Di Pietro, concepiti in relazione alla vita e all’opera dell'artista americano Paul Thek (1933-1988). Durante la residenza presso l’American Academy di Roma nel 2017, Di Pietro ha iniziato a lavorare a una storia immaginaria in cui Thek non sarebbe prematuramente scomparso, ma avrebbe proseguito post mortem la sua pratica d’artista. Fondendo consapevolmente realtà e finzione, il progetto evoca l'impatto duraturo e fantasmatico di Thek sul lavoro degli artisti di oggi.
“Il mio intento era quello di lavorare come ghostwriter di Paul Thek” spiega Di Pietro “ho continuato le sue misteriose narrazioni con il mio linguaggio, adattandolo ai discorsi che circondano la storia di oggi: narrazioni socio-politiche e fatti del nostro tempo. Il mio processo è stato immaginare come una storia – in questo caso, la storia del lavoro di un artista – sarebbe continuata se non fosse stata interrotta”. Ghostwriting Paul Thek: Time Capsules and Reliquaries segue la recente residenza e mostra di Di Pietro al Watermill Center di New York (USA), centro di sperimentazione contemporanea e sede ufficiale di un consistente nucleo di opere e documenti di Thek. Il contesto del Watermill ha innescato la genesi di Race of a Hippie, il cortometraggio realizzato in collaborazione con lo studio No Text Azienda, ispirato all’iconica scultura di Thek The Tomb (spesso chiamata Death of a Hippie), del 1967. Oggi andata perduta, The Tomb consisteva nel calco a grandezza naturale del corpo dell'artista collocato all'interno di una ziggurat, portando in scena morte e resurrezione allo stesso tempo. Insieme al film-documento Race of A Hippie, sono presenti in mostra le sculture Baby Cast, Br’er Rabbit, To Wong e il dipinto Televisione/Collaborazione, opere che danno forma a strategie artistiche sovversive, attingendo a fatti biografici e sociali di un presente continuo, che dagli anni Sessanta si estende al contemporaneo. Bilanciando realtà e finzione ed esplorando le questioni relative all'influenza, i temi di appropriazione e attribuzione, e all'azione artistica esercitata dagli Stati Uniti, la mostra mette in luce l’eredità del duraturo e sfuggente lavoro di Paul Thek.
Via Francesco Crispi, 18, Roma, Italia
Orari di apertura
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lunedì | Chiuso | |
martedì | Chiuso | |
mercoledì | 11:00 - 18:00 | |
giovedì | 11:00 - 18:00 | |
venerdì | 11:00 - 18:00 | |
sabato | 11:00 - 18:00 | |
domenica | Chiuso |