L’Antiquarium Statale di Numana, oggetto di un recente riallestimento articolato su due piani, espone una sintesi dell’evoluzione storico-culturale dell’area dell’antica Numana e della riviera del Conero, dalla preistoria fino all’età romana. La nuova esposizione ha mantenuto alcuni imprescindibili nuclei di reperti, fondamentali alla comprensione della lunga storia del territorio, con particolare riguardo ai traffici dell’emporio di Numana, a documentarne la forte vocazione mercantile e i contatti nell’ambito del Mediterraneo, il percorso, arricchito e integrato da alcuni contesti mai prima esposti, che si snoda a partire dal secondo piano, dove la prima sezione segue un criterio cronologico, dalla preistoria all’età romana. Al primo piano la seconda sezione offre altresì un immancabile focus sul sontuoso corredo funerario della Regina di Sirolo, ricchissimo di vasellame attico e piceno, di manufatti in bronzo, di gioielli in avorio, bronzo e ambra, insieme ai resti di un calesse e un carro da guerra. Accanto a questo straordinario contesto, il ricco corredo di un guerriero piceno fa da adeguato contraltare alla deposizione femminile. Un’ultima sala è infine dedicata ad alcuni dei cimeli più interessanti della ottocentesca Collezione di Girolamo Rilli, appassionato amante dell’antico, che raccolse numerosi reperti dal territorio. Alcuni approfondimenti su temi specifici, quali il simposio, la diffusione dell’ambra, la produzione dei vasi alto-adriatici, lo studio antropologico condotto sui resti scheletrici rinvenuti nelle sepolture, intendono offrire spunti di riflessione al visitatore e, in alcuni casi, nuove informazioni scaturite dalle più recenti ricerche scientifiche. Non mancano alcune originali “spigolature”, come la tegola di età romana utilizzata per la copertura di una tomba, con la rappresentazione di una nave graffita a crudo sull'argilla fresca: uno schizzo che immaginiamo eseguito dal vivo da un artigiano assai creativo, autore di un vivido brano di quotidianità.