Sede di una delle maggiori collezioni italiane di arti decorative, il Museo Duca di Martina in Villa Floridiana comprende oltre seimila opere di manifattura occidentale ed orientale, databili dal XII al XIX secolo, il cui nucleo più cospicuo è costituito dalle ceramiche. La Villa fu residenza estiva della seconda moglie di re Ferdinando di Borbone, duchessa di Floridia, da cui prende il nome, mentre la raccolta che dà il nome al Museo venne costituita nella seconda metà dell’Ottocento da Placido de Sangro, duca di Martina. Al piano terra del Museo sono esposti dipinti, avori, smalti, tartarughe, coralli e bronzi di epoca medioevale e rinascimentale, maioliche rinascimentali e barocche, vetri e cristalli dei secoli XV-XVIII, mobili, cofanetti e oggetti d’arredo. Al primo piano vi è la raccolta di porcellane europee con nuclei delle più importanti manifatture del Settecento (Meissen, Doccia, Napoli e Capodimonte, tra le altre). Al piano seminterrato è allestita la sezione di oggetti d’arte orientale, con porcellane cinesi di epoca Ming, Qing e giapponesi Kakiemon e Imari. Il delizioso parco di Villa Floridiana alterna ampi prati e aiuole con quinte scenografiche a zone a boschetto e terrazzamenti scoscesi, con una vista spettacolare sul golfo di Napoli. Gli elementi architettonici ancora oggi visibili – il Teatrino della Verzura, il Tempietto ionico e alcune grotte per animali esotici - ne fanno tuttora percepire l’originaria atmosfera pittoresca.