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conclusa Primordi

La mostra

La raccolta, costituita da strumenti in pietra del tutto simili a quelli scoperti nel 1850 dal pioniere degli studi preistorici Boucher de Perthes, è stata “riscoperta” grazie alle più moderne tecnologie di indagine e valorizzata in un’esposizione che coniuga la dimensione ottocentesca della ricerca a quella contemporanea.Nell’anno del 150° del Museo Civico, il titolo “Primordi” evoca molteplici richiami alle origini: le origini dell’uomo, le origini della Preistoria come disciplina scientifica, le origini di musei, come quello di Modena, la cui fondazione ricevette un impulso fondamentale proprio dai dibattiti sull'antichità dell’uomo.

Il progetto di studio e valorizzazione della collezione si inserisce nel solco della riscoperta di raccolte di formazione ottocentesca conservate nei depositi.  Dopo la “riscoperta” della raccolta egiziana, è ora la volta di una collezione di manufatti paleolitici in selce provenienti dalla valle della Somme, in Francia. Anche in questa occasione lo studio archeologico dei reperti, affidato a Marta Arzarello del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Ferrara, è stato affiancato dalle ricerche sulle modalità di formazione di una raccolta dal valore fortemente evocativo.


Fu infatti il pioniere degli studi preistorici Boucher de Perthes a raccogliere per primo nella valle della Somme, a metà dell’800, numerosi manufatti del tutto simili a quelli della raccolta modenese e ad associarli a resti paleontologici. Questa ed altre scoperte diedero l’avvio agli studi di Preistoria in Europa ed ebbero grande rilievo nel dibattito fra creazionisti ed evoluzionisti che contribuì alla nascita della Preistoria come disciplina scientifica e alla fondazione di musei come quello di Modena, che proprio quest’anno celebra il 150° anniversario.

Uno degli aspetti più curiosi e innovativi della mostra è il riferimento, evocato da un filmato introduttivo, agli stereotipi che da sempre accompagnano la percezione del periodo più antico dell’umanità. Fra questi il più noto è l’immagine lineare dell’evoluzione, da tempo soppiantata da una visione scientificamente aggiornata e nota con la definizione di “bush”, cespuglio, mutuata dall'ambiente naturale.

Immagini della mostra

Orari e biglietti

Indirizzo

Largo Porta Sant'Agostino, 337
41121 Modena

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