Dal 25 ottobre al 23 marzo 2025
Roberto Matta 1911-2002 a Ca' Pesaro - Galleria Internazionale d'Arte Moderna è la prima mostra istituzionale in Italia dedicata all'artista cileno; punta a restituirne l'eclettica personalità e l'espressione di una vasta gamma di idee e modalità di conoscenze: scientifica, culturale e filosofica. Cittadino del mondo, visionario, autore poliedrico, pittore e disegnatore, architetto e scultore, artista militante, Roberto Sebastián Antonio Matta Echaurren (Santiago del Cile, 1911 - Civitavecchia, 2002) è certamente uno degli artisti più importanti del Ventesimo secolo e, al tempo stesso, tra le figure meno celebrate e rappresentate nelle collezioni dei musei italiani.
La mostra di Ca’ Pesaro si inserisce così nei progetti di approfondimento, ricerca e riscoperta degli autori del Novecento portati avanti dalla Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Venezia, partendo dai capolavori custoditi nella sua collezione - in questo caso Alba sulla terra del 1952.
La mostra ricorda e rinnova inoltre il suo legame storico con Venezia. Nella città lagunare, Matta arriva per la prima volta nel 1948, tra gli artisti della collezione Peggy Guggenheim ospitata nell’epocale esposizione al Padiglione della Grecia. Sempre a Venezia nel 1953, in occasione dell’esposizione Matta 1949-1953 al Museo Correr organizzata da Galleria del Cavallino e sotto l’egida di Carlo Cardazzo, un’opera di Matta entra per la prima volta in una collezione pubblica italiana: esposta nella mostra in Sala Napoleonica, Alba sulla terra viene acquistata dal Comune di Venezia per Ca’ Pesaro
Protagonista “ufficiale” del Surrealismo di cui si celebra nel 2024 il centenario, Matta ha sviluppato un suo linguaggio visivo particolare; il suo universo è sorprendente, complesso, articolato, non ascrivibile ad un unico linguaggio. L’irrazionalità, l’inconscio, l’automatismo psichico e la materia che si deforma, patrimonio del surreale, si uniscono alla fondamentale esperienza a Parigi come collaboratore di Le Corbusier. Allo stesso tempo, la componente geometrica, architettonica e costruttiva nelle forzature prospettiche e degli sconfinamenti verso la quarta dimensione, che contraddistinguono la sua produzione matura, conservano l’eco dell’amore per la poesia e della giovanile vicinanza a Breton e ai suoi sodali. La mostra intende celebrare il geniale e grandemente influente artista di origini cilene, e la sua poliedrica creatività, espressa nella produzione di dipinti, disegni, sculture, progetti di architettura e oggetti di design.
Santa Croce, 2076, Venezia, Italia
Orari di apertura
apre - chiude | ultima entrata | |
lunedì | Chiuso | |
martedì | 10:00 - 18:00 | |
mercoledì | 10:00 - 18:00 | |
giovedì | 10:00 - 18:00 | |
venerdì | 10:00 - 18:00 | |
sabato | 10:00 - 18:00 | |
domenica | 10:00 - 18:00 |
Dal 29 ottobre al 16 febbraio 2025
Pietro Ruffo
Palazzo Esposizioni Roma, Roma
Con la card: museo + mostre 10.00 €