Dal 31 agosto al 28 settembre 2024
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Einstein sosteneva che l'immaginazione è più importante della conoscenza, perché la conoscenza è limitata, mentre l'immaginazione non conosce confini. Lo stesso vale per l'opera di Dobiesław Gała, l'artista e maestro di Cracovia che in meno di cinque anni ha conquistato il mercato mondiale dell'arte nella disciplina della scultura contemporanea.
I rilievi che realizza con successo sono sofisticati ibridi di disegno e scultura, la realizzazione di idee artistiche su fenomeni che avvengono sia nel mondo materiale esterno che in quello più personale, che si svolgono individualmente nella coscienza umana. Entrambi sono soggetti a continui cambiamenti e distruzioni. Da un lato è l'effetto dell'azione umana cosciente e, dall'altro, il tempo.
Cosa vuole comunicare l'Artista allo spettatore contemporaneo? Beh, molto. Sia attraverso il soggetto che attraverso la forma insolita della rappresentazione stessa. Dobiesław Gała è in grado di mostrare abilmente questi fenomeni dando loro la forma di un rilievo multidimensionale, apparentemente congelato, che colpisce con un tripudio di colori. Ogni centimetro della performance costituisce uno spazio separato in cui si svolgono i processi successivi.
Le opere di Dobiesław Gała presentate a Venezia hanno un profondo messaggio ecologico e sono una risposta ai processi che avvengono nel mondo e nella coscienza umana. Mettono in guardia contro gli effetti dell'attività umana distruttiva e utilizzando una forma perfettamente sviluppata, il cui effetto è una composizione visiva ben congegnata, comunicano la scala del degrado ambientale, che, a causa dell'attività umana irresponsabile, si sta lentamente trasformando in strutture congelate.
Zona 79, Fluidità disgregata, Poli dell'inaccessibilità, Strutture dell'informazione, Epicentri, Cerchi del tempo e degli eventi, Luoghi di atterraggio, Fiumi di informazioni, Tracce scomparse di eventi, Dark Side of the Moon, Frozen Steel Rivers sono i titoli delle opere che saranno presentate alla mostra di Venezia. Sono anche interpretazioni artistiche di processi e fenomeni, avvolti nel mistero e in molti casi funzionanti nell'immaginario sociale come un mito.
Nonostante una visione così catastrofica, Dobiesław Gała introduce un elemento di speranza che deriva dall'enorme potere di rigenerazione della natura, per cui questo processo non solo può essere invertito, ma anche fermato a un certo punto. Da qui l'intensità del colore verde blu (pigmento) e il suo rafforzamento con la luce, nonché l'uso di altri metodi artistici (illuminazione leggera di frammenti di opere), volti ad esaltare l'effetto di profondità in cui si rivelano le strutture successive.
Raggiunge questo obiettivo utilizzando il giusto mix di media. Dobiesław Gała ha dato ai suoi pensieri il costume di un rilievo, una forma scultorea apparentemente congelata che prende vita ogni volta in modo diverso, costruendo all'infinito nuovi mondi che ogni destinatario può interpretare liberamente. Solo l'immaginazione li raggiunge.
Campo Rialto Novo, 542-544, Venezia, Italia
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