Museo e Archivio Storico Sinnai

È luogo di condivisione, apprendimento ed educazione per la comunità e della comunità, attraverso eventi, mostre, laboratori, corsi. È uno spazio senza confini né barriere in cui chiunque ha accesso a contenuti, attività e stimoli. 

È ospitato in un edificio storico del XIX sec. al tempo noto come Casa della Colletta, da cui la stessa via prende il nome. In questa prima fase era usato per il deposito e la distribuzione della colletta ecclesiastica. Ha poi ospitato la caserma dei Cavalleggeri di Sardegna, il Municipio, la stazione del Corpo dei Carabinieri, la Biblioteca e l’Archivio. Negli anni ‘90 del XX sec. diventa sede museale. Oggi accoglie tre collezioni: una archeologica, una dedicata all’artista F. D’Aspro e un’altra dedicata a opere di altri artisti locali e internazionali. 

Il MuA è un progetto culturale che riunisce due importanti realtà di Sinnai: l’Archivio Storico e il Museo Civico. I due servizi collaborano e dialogano per migliorare e per promuovere attività destinate a tutti, adulti, bambini, scuole, e che abbracciano diversi ambiti: arte, archeologia, storia, cinema, musica, enogastronomia, scrittura creativa, tradizioni. 

Il Mua ospita un bookshop nella sede del Museo Civico, con due sezioni principali: grandi e piccoli. Al loro interno è possibile trovare libri di archeologia, arte, narrativa, etnografia, turismo, in italiano, sardo, inglese, tedesco, francese. Sono presenti anche oggetti della tradizione locale quali i cestini di Sinnai, artigianato artistico, gadget e giochi. 

È uno spazio vivo, aperto, stimolante ed educativo attraverso mostre, laboratori, concorsi. È un patrimonio della comunità non solo di Sinnai. Conserva i documenti del Comune e di altri Enti locali, dagli atti comunitativi del XVIII sec. fino alla documentazione della seconda metà del XX sec. È uno strumento per conoscere Sinnai, il territorio limitrofo, le persone e la vita della comunità attraverso gli ultimi secoli. 

Si trova al piano terra di quella che un tempo era la villa di Benvenuto Dol. Nel 1960, fu riorganizzato per ospitare il Municipio e il carcere, quest’ultimo adibito proprio nei locali in cui ora sono conservati i documenti di Archivio.