Il Museo Archeologico Provinciale di Salerno, fu istituito nel 1927 e allestito dal 1964 nel complesso storico di San Benedetto. Esso accoglie una ricchissima documentazione dell’intera provincia di Salerno dalla preistoria al tardoantico. Il percorso inizia dal Lapidario che occupa gli spazi all’aperto antistanti l’ingresso al Museo e l’annesso viridarium, dove sono esposte statue, rilievi figurati e basi onorarie provenienti per la maggior parte dalla Salerno romana e venuti alla luce fin dal Seicento; si prosegue all’interno del piano inferiore, con una esposizione, cronologica e topografica dell’intero territorio salernitano, integrata con nuovi siti e reperti recuperati nei depositi da vecchi scavi e donazioni dal 1928. La sezione preistorica comprende materiali sia del Paleolitico e del Neolitico provenienti dalle grotte di Polla, Pertosa, Palinuro, Molpa e Caprioli, sia dell’Eneolitico, provenienti dall’area di Fratte, il più antico insediamento nel comune di Salerno. L’età del ferro è documentata da reperti villanoviani (IX-VIII secolo a.C.), provenienti da Pontecagnano e Sala Consilina. La cultura dell’inumazione come quella di Oliveto-Cairano nel salernitano è testimoniata dai corredi sepolcrali dell’VIII-VI secolo a.C., mentre il cosiddetto “orientalizzante”, caratterizzato da ceramiche a decorazione geometrica, è testimoniato dai reperti dell’Arenòsola alla foce del Sele. Segue l’esposizione del periodo greco, che documenta la cultura e gli scambi fra i centri magnogreci del Tirreno e dello Ionio. Ad arricchire i costumi tipici maschili e femminili da vari siti del Salernitano sono una collezione di collane e altri monili in ambra, accompagnata da avorio e pasta vitrea, con vaghi conformati a testine femminili o di sileno, del V e IV secolo a. C., come i numerosi cinturoni sannitici e i bellissimi elmi in bronzo di varie epoche. Il piano superiore accoglie i materiali provenienti dalla città di Salerno, idealmente riallacciandosi alla sezione del Lapidario, dal decollo nel VI sec. a.C. del centro antico di Fratte, un sobborgo a NE di Salerno, ai secoli V-VI d. C., fase tardoantica della romana Salernum fondata come colonia nel 194 a.C. Sono esposti corredi funerari provenienti dalla fascia marina: lucerne, vasi e lastre tombali relativi a un periodo che giunge fino al IV secolo d.C. e una bellissima testa bronzea di Apollo, rinvenuta nelle acque del golfo di Salerno nel 1930, divenuto simbolo dei Musei Provinciali di Salerno. Completa l’esposizione una ricchissima collezione numismatica.