Dal 17 maggio al 3 settembre 2023
Documenti d’archivio, elaborati progettuali e testimonianze restituiscono la dignità personale e professionale a nove storie interrotte dalle leggi razziali.
Il 14 luglio 1938 veniva pubblicato su Il Giornale d’Italia il Manifesto della razza, firmato da 10 tra scienziati e professori, che sarebbe diventato la base ideologica della politica razzista del regime. A questo documento fanno seguito le leggi razziali che puntano a spogliare sempre più dei loro diritti i non appartenenti alla “razza italiana”. In questa escalation di riduzione delle libertà e sottrazione di diritti civili, il 29 giugno del 1939 vengono promulgate altre leggi che disciplinano “l’esercizio delle professioni da parte dei cittadini di razza ebraica”.
Ingegneri e architetti non sfuggono a questa macchina burocratica, estromessi da concorsi o da incarichi già avviati, stroncati all’inizio della carriera o cancellati dalla vita professionale nonostante decenni di attività.
Via Guido Reni, 4a, Roma, Italia
Orari di apertura
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