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conclusa Sopra il monumento di Dante

La mostra

In occasione del settecentesimo anniversario della morte di Dante Alighieri, Casa Leopardi ne omaggia la memoria mostrando al pubblico, per la prima volta, l’autografo originale del canto Sopra il monumento di Dante che si preparava in Firenze e alcune preziose edizioni della Commedia.

“Per la nostra famiglia è un grande piacere poter dare l’opportunità al pubblico di fruire dei tesori presenti nella biblioteca che ha visto formarsi Giacomo. - Ha affermato la contessa Olimpia Leopardi discendente del Poeta - Vorremmo offrire ai visitatori la possibilità di calarsi nei panni del giovane lettore e di provare a riscoprire il suo stupore fanciullesco, quello che coglie tutti noi di fronte ad un’opera che ha plasmato l’immaginario collettivo. In Dante Giacomo vede quell’ideale di poeta e scrittore che fonda la lingua italiana, ma non riesce ad immedesimarsi in lui fino in fondo, non può ritenerlo un padre putativo, troppo differenti le loro sensibilità di uomini e poeti.”

Talmente importante è la figura di Alighieri da venir citato a più riprese negli scritti leopardiani e da aver ispirato uno dei suoi canti giovanili. Sopra il monumento di Dante che si preparava in Firenze fu composto tra il settembre e l’ottobre 1818 a Recanati, pubblicato nello stesso anno, e prende spunto dal progetto di erigere un monumento a Dante in Santa Croce a Firenze; il tema centrale del canto è il degrado e l’abbandono in cui giace l’Italia.

La scelta di Dante quasi come destinatario dei versi non è casuale, Leopardi vede in lui il più grande poeta italiano, un poeta che ha saputo coniugare nella sua opera impegno politico ed etico con una grande realizzazione linguistica. È Dante, afferma Leopardi nello Zibaldone, a formare l’Italia, perché crea una letteratura da cui deriverà la lingua italiana.

Ad accompagnare il visitatore alla scoperta della composizione giovanile di Leopardi, le diverse edizioni della Divina Commedia presenti nella biblioteca istituita da Monaldo, esposte per la prima volta in un percorso cronologico nella sala dei manoscritti. Dall’incunabolo in-folio del 1477 con commento del Vellutello, passando per la prestigiosa edizione in-quarto del 1544, abbellita dalle illustrazioni di Giovanni Britto - indicizzata dallo stesso Leopardi, come testimonia la scheda catalogatoria manoscritta - fino all’edizione moderna con l’esposizione del Foscolo. Una raccolta di volumi di pregio in un inedito viaggio alla riscoperta di un classico senza tempo, uno dei caposaldi della cultura italiana.

Immagini della mostra

Opere esposte

Orari e biglietti

Indirizzo

Via Leopardi, 14
62019 Recanati

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