“Fai in modo che questa città non ti cambi”. Furono queste le parole che Pier Paolo Pasolini rivolse al giovane Mario Logli che, appena trasferitosi a Milano, si trovava a realizzare la copertina di “Ragazzi di vita”. La casa editrice Garzanti lo aveva appena assunto per illustrare una serie di classici e, in una grande città, poteva essere questo il pericolo per un ragazzo alla ricerca del proprio futuro: smarrire se stesso dimenticando le proprie radici. Non per Logli, però, che seppe tenersi sempre stretta la sua identità, dipingendo centinaia di tele che raffigurano i paesaggi della sua anima dove, come in un sogno, è possibile ricongiungersi con se stessi.

Con il mistero affascinante dei suoi soggetti, come gli Invasori e le ancor più celebri Isole volanti, Logli ha saputo proteggere le tradizioni, i costumi e la storia secolare della sua terra e, al tempo stesso, interpretare con personalità, coraggio ed energia anche le sfide più complesse della sua contemporaneità, fino a questioni, come quella ecologica e della tutela del patrimonio culturale, da lui affrontate in anticipo rispetto ai tempi. Custode da un lato e visionario dall’altro, Logli ha tenuto assieme con la sua poesia e la sua pungente ironia passato e futuro e la sua pittura senza tempo sarà rappresentata in mostra dalle opere più iconiche e straordinarie della sua lunga carriera, fotografia romantica del territorio e dei suoi ricordi e occasione per ragionare sul domani.