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conclusa L’unica immagine possibile

La mostra

Dal 21 novembre i Musei Civici accolgono la mostra personale di Matteo Fato L’unica immagine possibile (d’après un Florilegio), a cura di Simone Ciglia, promossa dal Comune di Pesaro e dalla Fondazione Pescheria – Centro Arti Visive in collaborazione con Pesaro Musei.Si tratta della prima esposizione dell’artista basata sulla calcografia. Matteo Fato ha una lunga frequentazione con varie tecniche d’incisione – dalla puntasecca all’acquaforte, dalla litografia al monotipo – apprese durante la formazione presso l’Accademia di belle arti di Urbino e al centro della sua attività di docente di grafica d’arte presso la medesima accademia. Da sempre accompagnamento di quella pittorica, la produzione grafica è definita dall’autore un “piedistallo per gli occhi”: un momento di elevazione e di appoggio dello sguardo. A Pesaro Fato presenta una serie d’incisioni ispirate al lavoro di altri artisti (d’après).


I riferimenti attraversano un lungo arco cronologico, dal primo Rinascimento di Beato Angelico (Vicchio, 1395 ca-Roma, 1455) al tardo Ottocento di Francesco Paolo Michetti (Tocco da Casauria, 1851-Francavilla al Mare, 1929) alla modernità di Scipione (Macerata, 1904-Arco, 1933) alla contemporaneità di Gino De Dominicis (Ancona, 1947-Roma, 1998). Seguendo una lunga tradizione nella storia dell’arte, questo ciclo è concepito come un omaggio nei confronti di maestri amati e allo stesso tempo come una riappropriazione e rilettura del loro lavoro. Fato non si limita infatti a una mera trascrizione del motivo originario ma interviene in vari modi nella riproposizione dell’immagine, traslandola di medium, riconfigurandola a livello compositivo o selezionandone alcuni particolari, con l’idea di sovrapporre i propri pensieri a quelli degli artisti studiati. A legare la serie dei d’après è il tema sacro, avviato dal Cristo deriso di Beato Angelico (uno degli affreschi che decorano il convento di San Marco a Firenze, 1438-1440) e proseguito nei successivi episodi dedicati a Il voto di Michetti (una tela del 1883 ispirata alla processione di San Pantaleone di Miglianico [CH]) e Il Cavallino di Scipione (1929, connesso da Fato a studi di tema apocalittico), fino alla Madonna che ride di De Dominicis (1973, una fotografia che conserva l’unica immagine di una statua distrutta dall’artista). 

Immagini della mostra

Orari e biglietti

Indirizzo

Piazza Mosca, 29
61121 Pesaro

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