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conclusa DORA BASSI

La mostra

Promossa e organizzata da ERPAC FVG - Ente Regionale Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia, la mostra “Dora Bassi. Immagini e parole” è un omaggio a un’artista di ricerca, testimone e protagonista dell'arte del Novecento, antesignana di una professione che poche donne avevano intrapreso, soprattutto nell’Italia degli anni Cinquanta. Nata a Feltre nel 1921, dopo gli studi classici a Gorizia e su consiglio della madre, Dora Bassi si iscrive alla Scuola del nudo dell'Accademia di Firenze e poi all'Accademia di Venezia, dove si diploma nel 1943.


Negli anni Cinquanta aderisce al gruppo friulano neorealista di Zigaina, Anzil, Canci Magnano, Altieri e altri artisti, ma su un proprio tracciato di lavoro e ispirazione. Riesce a ricavarsi un proprio spazio e una propria autonomia realizzando opere immuni da qualsiasi enfatizzazione. La sua è una pittura corposa, compatta, l’impianto compositivo ben strutturato, le sagome dei suoi contadini sono massicce ma già pronte a sfaldarsi ed esplodere nell’esperienza informale degli anni successivi. Si affaccia proprio in quel momento un istinto di fuga dalle correnti artistiche contemporanee, che si perpetuerà lungo tutta la sua vita, rendendola libera da qualsiasi categorizzazione. La continua tensione intellettuale induce Dora Bassi a riprendere gli studi universitari negli anni Sessanta e, parallelamente, a iniziare la sua avventura con la scultura, dapprima come ceramista/modellista, poi come scultrice. Lavora molto sulla figura umana, dando forma espressiva al segreto che ogni corpo porta con sé in rapporto con lo spazio. Passa dalla piccola e media dimensione con la ceramica alla grande dimensione, con opere in bronzo e alle fusioni d'acciaio.


Le opere nate tra la fine degli anni Ottanta e la metà degli anni Novanta qui esposte raccontano proprio di questo rapporto speciale instaurato con l’immagine e la parola, tra arte figurativa e letteratura, relazione tradotta, negli ultimi anni, in bellissimi cicli pittorici come La leggenda d’oro, che attinge alla leggenda di Sant’Orsola e alla tradizione pittorica del Carpaccio.

Apre il percorso espositivo una selezione di dipinti e sculture che documenta il percorso artistico di Dora Bassi, dagli anni del neorealismo e dell’informale al periodo milanese, introducendoci nel mondo di un’artista del Novecento, come amava definirsi.

Immagini della mostra

Opere esposte

Orari e biglietti

Indirizzo

Via Marziano Ciotti, 51
34072 Gradisca d'Isonzo

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