Dal 11 maggio al 25 luglio 2021
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A quattro anni dalla scomparsa del pittore, la mostra Raimondo Sirotti (1934-2017). La retrospettiva intende proporre, come già indicato nel titolo, una lettura complessiva della sua intensa e articolata esperienza artistica, rimarcandovi la persistenza di alcuni peculiari indirizzi tematici a cui, pur nella continua evoluzione della propria ricerca, il pittore ligure è sempre rimasto fedele.
L’esposizione è stata preceduta, all’interno del Progetto Sirotti 2020, a cura di Anna Orlando con Archivio Raimondo Sirotti, da quella inaugurata lo scorso anno al Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce e dedicata a Sirotti e i Maestri. Nella prima sezione Gli esordi (1955-1960) si analizzano le prime prove pittoriche di Sirotti influenzate dal rimando alla matericità espressionista di Mario Sironi che, in questa fase, funzionò anche da filtro espressivo per il suo personale approdo alla poetica informale, coincidente con il trasferimento nel 1959 a Milano, dove ritrovò i compagni di studi Roberto Scuderi e Pierluigi Lavagnino ed entrò in contatto con alcuni giovani artisti allora emergenti, quali Alfredo Chighine, Roberto Crippa, Gianni Dova e Piero Manzoni.
Nella successiva sezione Ipotesi di naturalismo astratto si presentano le opere che caratterizzarono la sua adesione alle declinazioni naturalistiche della poetica informale. Connotato, per il comune approccio fenomenologico all’asprezza del paesaggio ligure, da una sintonia espressiva con Gianfranco Fasce, questo indirizzo estetico continuò a improntare i successivi sviluppi della sua ricerca pittorica.
Piazza Giacomo Matteotti, 9, Genova, Italia
Orari di apertura
apre - chiude | ultima entrata | |
lunedì | Chiuso | |
martedì | 10:00 - 18:00 | |
mercoledì | 10:00 - 18:00 | |
giovedì | 10:00 - 18:00 | |
venerdì | 10:00 - 18:00 | |
sabato | 10:00 - 19:00 | |
domenica | 10:00 - 19:00 |
Sempre
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11.00 € invece di 13.00€
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