Palazzo Reale di Genova, dal 14 giugno al 28 luglio 2019, ospita nelle Sale della Corte, una mostra dedicata alle fotografie di Giorgio Bergami e, in particolare, ad alcuni scatti realizzati tra gli anni Cinquanta e Settanta incentrati sulla zona portuale e sul quartiere di Prè. Lo stile di Bergami è testimoniale e fattuale, in grado di restituire in modo immediato l’impatto delle immagini. Autore di reportage metropolitani per raccontare Genova e la sua storia durante tutta la seconda metà del Novecento.

La mostra è stata realizzata grazie al recupero di alcune delle numerosissime stampe conservate nell’archivio del celebre fotografo genovese. Oltre 80 scatti, organizzati in 15 pannelli, testimoniano le trasformazioni che hanno segnato il tessuto urbano dei quartieri intorno a Palazzo Reale, modificando la geografia cittadina in maniera incontrovertibile. Emblematica la serie di scatti che ritraggono il Ponte Reale, demolito per la costruzione della Sopraelevata all’inizio degli anni Sessanta. Scorci urbani in parte ben riconoscibili, volti, espressioni e attività di un tempo che furono immortalati dall’occhio del grande fotografo genovese, in una successione di crescente emozione e di forte coinvolgimento emotivo.

La mostra di Palazzo Reale si inserisce in un momento di nuova attenzione per l’arte di Bergami che la città gli riconosce. Dal 10 giugno al 20 settembre 2019 sarà infatti visitabile presso il Museo Biblioteca dell’Attore Lo spettacolo di Giorgio Bergami, Luzzati & Co., una rassegna fotografica focalizzata sul rapporto stretto costruito dal maestro con gli esponenti del mondo del teatro. 
E fino al 28 luglio 2019, presso la BibliotecaUniversitaria di Genova, è aperta la mostra "Dalla Ricostruzione ai fatti del giugno 1960. Mostra bibliografica e fotografica. Fotografie di Giorgio Bergami" curata da Giovanni Anelli, un’ulteriore occasione per ripercorrere pagine di storia in cui la dimensione politica e sociale si intrecciano, in un quadro reso visibile dallo sguardo attento e sagace del celebre fotografo.