Dal 24 giugno al 5 ottobre 2025, il Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi proporrà una mostra dedicata al compianto concittadino Paolo Gabriele Barozzi, pittore - disegnatore - decoratore d’arte, ma soprattutto amico e, per molti anni, prezioso collaboratore del Museo Rimoldi.

Scomparso prematuramente il 15 giugno dello scorso anno, oltre ai suoi quadri, così ricchi di grande maestria e di un profondo sentire, Paolo ha lasciato riconoscibili “tracce”, sparse qua e là nella valle d’Ampezzo e oltre: nelle cappelle della Casa di Riposo, di Chiave, di Cadin, di Vervei, al Pontejèl Bierstube Forst, all’Hotel Ambra, in numerose ville private, all’albergo Nuovo Passo Giau, sulla lapide dei Caduti in Guerra presso il cimitero e così via.

Innamorato di Cortina, dov’era nato 70 anni orsono, ha contribuito a renderla più decorosa con il suo gusto raffinato e colto. Una cultura che spaziava in tanti ambiti, che Paolo non ha mai smesso di alimentare e che ben traspare dai suoi lavori. Seppur immaginasse le sue opere innanzitutto nel contesto ambientale a loro legato anziché in una mostra, abbiamo ritenuto importante, d’accordo con la famiglia, farle conoscere a un pubblico più ampio.

Una mostra nata per amicizia e gratitudine e che, proprio per questo, vedrà esposti anche alcuni lavori di quattro amici di Paolo, anch’essi, ognuno a suo modo, rapiti dall’arte e che hanno condiviso con lui il dono e il piacere di saper esprimere questo loro sentire attraverso matite, pennelli e altro ancora: sono Emilio Bassanin, Gianfranco Mantovani Orsetti, Tobia Ravà e Giovannibattista Segurini. Si è unito a loro anche l’artista Giovanni Schiaroli.

L’idea di creare un “convivio”, dove lavorare in amicizia, ognuno con le proprie competenze e originalità, Paolo l’aveva espressa più volte: una sezione della mostra, che si articolerà su due piani del Museo Rimoldi, rappresenterà proprio questo.

L’inaugurazione ufficiale della mostra si terrà a luglio.