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La certosa di Trisulti

La certosa di Trisulti è un monastero immerso tra boschi di querce secolari fondato nel 1204 per volontà di Papa Innocenzo III e affidato dal 1208, ai monaci Certosini da cui deriva il nome "Certosa". Il nome Trisulti deriva dal latino tres saltibus che è il nome con cui veniva chiamato un castello del XII secolo gestito dai Colonna e che dominava i tre valichi che portavano rispettivamente verso l'Abruzzo, verso Roma e verso l'area meridionale dello Stato della Chiesa. Per entrare nella certosa, racchiusa da mura, bisogna varcare il grande portale sormontato da un busto di San Bartolomeo, opera di Jacopo Lo Duca, allievo di Michelangelo Buonarroti. Nel piazzale principale si trovano l'antica foresteria romanico-gotica detta "palazzo di Innocenzo III", che ospita un'antica biblioteca di 36.000 volumi e la chiesa di San Bartolomeo. L'antica farmacia del monastero, del XVIII secolo, è costituita da vari ambienti su due livelli; è decorata con realistici trompe-l'œil di ispirazione pompeiana e presenta arredi settecenteschi. Nella farmacia si possono vedere i vasi in cui erano conservate le erbe medicamentose e i veleni estratti dai serpenti. Interessante il giardino antistante la farmacia in cui le siepi di bosso ripropongono forme animali: un tempo era l'orto botanico.

Orari e biglietti

Indirizzo

Via Trisulti, 8
03010 Collepardo

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