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La collezione NINS, dichiarata Patrimonio delle Isole Baleari (BC) e creata in più di cinquant'anni dagli artisti Ben Jakober e Yannick Vu, è composta da ritratti di bambini dal XVI al XIX secolo e costituisce l'origine del Museo Sa Bassa Blanca.

La sua importanza risiede nel fatto che si tratta esclusivamente di ritratti di fanciulli in età infantile provenienti da diverse corti europee, rappresentando generalmente fanciulli di personaggi di alto rango. Oltre a fornire informazioni su storie cortesi che delizieranno gli appassionati di storia, questa raccolta si pone come un documento grafico di vitale importanza quando si tratta dello studio dell'evoluzione della moda, dei gioielli e di altri accessori, dettagli di vitale importanza quando ci riferiamo al studio e documentazione di questi pezzi.

Questa selezione ci permette di seguire l'evoluzione di una certa rappresentazione di bambini e la lenta metamorfosi dei costumi, che a poco a poco perdono la loro elegante austerità per raggiungere una frivola esuberanza.

Di indubbio interesse è la simbologia degli oggetti con cui questi bambini sono rappresentati, non solo gli accessori e gli attributi emblematici del potere, come scettri, corone, troni, tende e buffetti, ma anche animali, frutti, fiori; tutti simboleggiano e sottolineano la necessità di una buona educazione e sottolineano le desiderabili virtù.

Gran parte di questi ritratti venivano inviati da una corte all'altra con la speranza che facilitassero un matrimonio -spesso consanguineo- per rafforzare i legami tra le case reali più potenti. I ritratti di questi piccoli principi, le cui vite hanno il sapore delle favole e il mistero delle leggende, rimangono oggi come la vera testimonianza del loro tempo e ci fanno entrare in un mondo ieratico, più commovente delle nostre preoccupazioni contemporanee. Ma lo sguardo di ciascuno di questi "bambini-re" di fronte ai propri destini e ai regni che incarnano, suggerisce un interrogativo profondo che non può lasciare indifferenti.

Seguendo la storia particolare di questi bambini, è evidente che questi principi e principesse hanno vissuto un'infanzia che non ha nulla a che vedere con ciò che oggi si intende con questa parola; ma nonostante tutto, questi volti che emergono dal passato esprimono perfettamente l'enigma e la latitanza dell'infanzia...

RITRATTO DI LUIGI I DI SPAGNA, PRINCIPE DELLE ASTURIE (1707-1724), intorno al 1710 Miguel Jacinto Meléndez (1679-1734), scuola di spagnolo, Filippo V, nipote di Luigi XIV di Francia e Maria Teresa d'Austria abdicò il 10 gennaio 1724 in favore dell'allora unico figlio Luís, per dedicarsi interamente alla sua devozione religiosa. Ma il giovane principe morì di varicella diversi mesi dopo. In questo ritratto indossa l'Ordine dello Spirito Santo. Sullo sfondo compaiono la corona e lo scettro, simboli della monarchia.

RITRATTO DI RAGAZZA CON GONNA ROSSA, 1786 circa Attribuito ad Antonio Carnicero (1748-1814), scuola spagnola. Alla fine del 18° secolo, la Spagna sperimentò la passione per il costume popolare. Nonostante la moda francese sia seguita con una certa riluttanza, le peculiarità nazionali aggiungono un tocco di originalità. Le donne spagnole indossano abiti più corti, più semplici e dai colori vivaci adornati con ventagli, scialli e garofani.

RITRATTO DEL BAMBINO FRANCISCO DE PAULA (1794-1865), 1799 Antonio Carnicero (1748-1814), scuola spagnola, Alla fine del XVIII secolo, Carnicero lavorò come pittore per Carlo IV, rappresentando alcune delle figure più importanti della la corte spagnola. In questo ritratto possiamo vedere il figlio più giovane del re, l'infante Francisco de Paula, che fu allo stesso tempo allievo del pittore. La moda "a la marinera" e il giardino indicano un concetto di infanzia più rilassato rispetto ai secoli precedenti.

RITRATTO DI RAGAZZA CON CILIEGIE, 1843 circa Joan Mestre i Bosch (1826-1893), scuola maiorchina. Si tratta della prima opera della collezione "Nins", iniziata nel 1975 e formatasi nell'arco di trent'anni, costituendo un interessante documento artistico, storico e sociale dell'infanzia di alcune famiglie europee dal XVI al XIX secolo. Questo ritratto mostra una ragazza maiorchina in una tipica composizione del Romanticismo del XIX secolo.

RITRATTO DELL'INFANTA ANA D'AUSTRIA (1601-1666), intorno al 1609. Rodrigo de Villandrando (c.1588-1622) Scuola di spagnolo. Era la figlia prediletta di Felipe III, Infanta di Spagna della dinastia degli Asburgo. È rappresentata all'età di nove anni, consentendo di datare l'opera intorno al 1610. Sposò Luigi XIII all'età di quattordici anni, diventando regina di Francia. La sua collezione di gioielli comprendeva croci di pietre preziose, simbolo della sua devozione religiosa.

RITRATTO DI GIOVANE CAVALIERE DI SANTIAGO, 1622 circa Andrés López Polanco (1575-1641 circa). La croce rossa su una conchiglia bianca sul petto del giovane è il simbolo dell'Ordine di Santiago, composto dai più illustri cavalieri spagnoli. Nell'angolo in basso a sinistra si può vedere la firma di Andrés López Polanco, che lavorò come pittore per la corte spagnola all'inizio del XVII secolo.

L'INFANTA MARGARITA TERESA DI SPAGNA (1651-1673), intorno al 1665 Attribuito a Francisco Ignacio Ruiz de la Iglesia (1649-1704) Scuola di spagnolo. Margarita è stata dipinta da Velázquez in numerosi ritratti, tra cui la sua famosa opera "Las Meninas". Nel 1663, alla giovane età di dodici anni, la figlia di Filippo IV fu promessa in sposa allo zio Leopoldo I d'Asburgo, diventando così Imperatrice d'Austria.

I BAMBINI DON CARLOS (1607-1632) E DON FERNANDO (1609-1641), 1610 Andrés López Polanco (c.1575-1641). Questi due fratelli sono bambini della Casa d'Asburgo, figli di Felipe III. Don Carlos, di due anni e mezzo, veste l'abito del domenicano, rispecchiando il desiderio della sua famiglia di vederlo diventare cardinale. Don Fernando, di dieci mesi, appare seduto su un deambulatore e indossa una cintura da allattamento da cui pendono vari amuleti. Entrambi tengono la Croce dell'Inquisizione.

RITRATTO DEL BAMBINO ALFONSO D'AUSTRIA 153 “EL CARO” (1611-1612), intorno al 1612 Circolo di Bartolomé González (1564-1627). Questo bambino della casa d'Austria era l'ultimo figlio di Filippo III di Spagna e di sua moglie Margherita, morta durante il parto. Il re, fedele alla sua memoria, non si risposò. Questa potrebbe essere una versione della parte centrale del ritratto degli infantes Fernando, Alfonso Caro e Margarita, dipinto da González nel 1612.

RITRATTO DI MARÍA CONCEPCIÓN MONTANER Gabriel Reinés Pocoví (1807-1885), scuola di Maiorca. Concepción Montaner de Vega-Verdugo nacque a Palma intorno al 1845 e morì per uno sfortunato incidente all'età raffigurata in questo ritratto del 1853. Un muratore che lavorava nella tenuta di famiglia ebbe una disputa con uno dei domestici. Quando il suo rivale stava uscendo di casa, le ha lanciato dei detriti, non rendendosi conto che la ragazza era al suo fianco, togliendosi la vita.

RITRATTO DI CARLO II DI SPAGNA (1661-1700), 61 BAMBINO, intorno al 1671 Juan Carreño de Miranda (1614-1685). Figlio di Mariana d'Austria, discendente dell'imperatore Ferdinando III di Germania. Il principe, malaticcio e ritardato nella sua eredità biologica a causa dei numerosi matrimoni tra consanguinei celebrati dagli Asburgo, fu proclamato re di Spagna prima dei quattro anni.

RITRATTO DI GIOVANE VESTITO DI ROSSO, 1603 François Quesnel (1543-1619), scuola francese. Come indica l'iscrizione, questo giovane ha esattamente sette anni e mezzo. Con ogni probabilità, ha appena abbandonato i vestiti dei suoi figli poco più di un anno fa. Per motivi decorativi, il tessuto viene tagliato, seguendo la moda del primo Seicento. La gorgiera è più piccola rispetto agli anni precedenti e in generale l'abito ha perso la rigidità del XVI secolo, quando la moda spagnola era il modello da seguire.

RITRATTO DI LOUIS XIV (1638-1715) E DELLA SUA PRIMA INFERMIERA MADAME LONGUET DE LA GIRAUDIÈRE, 1638 Charles Beaubrun (1604-1692), scuola francese. Luigi XIV, figlio di Luigi XIII e Anna d'Austria, è raffigurato all'età di quattro mesi con la sua prima balia. Le regine dovevano dare alla luce il maggior numero possibile di bambini per produrre un erede e il compito di nutrire i bambini reali era svolto da nobili dame.

RITRATTO DI LOUIS XIV (1638-1715) E DI SUO FRATELLO PHILIP DUCA D'ORLEANS (1640-1701), c. 1642 Charles Beaubrun (1604-1692), scuola francese. Anna d'Austria dovette sacrificare il suo forte istinto materno per l'etichetta di corte, lasciando che i suoi figli vivessero in appartamenti separati dal suo. I piccoli erano circondati da un grande seguito, che comprendeva una governante, una seconda governante, una balia, una seconda balia, una tata, otto domestici, un ufficiale incaricato dell'argento e un dottore.

RITRATTO DI FILIPPO D'ORLEANS (1640-1701), c. 1646 Jean Nocret (1615-1672), scuola francese. Figlio di Luigi XIII e Anna d'Austria e fratello del re Luigi XIV. Secondo Madame de La Fayette “l'unico fratello del re, era molto legato a sua madre, la regina. Le sue preferenze erano tanto vicine a quelle delle donne quanto lontane da quelle del re. Era bello, ben proporzionato, il suo fascino e la sua figura sarebbero stati più adatti a una principessa".

RITRATTO DEL DELFINO LOUIS XV (1710-1774), c. 1712 Pierre Gobert (1662-1744) e bottega, scuola francese. Luigi XV nacque il 15 febbraio 1710, terzogenito del duca di Borgogna e di Maria Adelaide di Savoia. I primi due figli della coppia, entrambi di nome Luís, morirono prematuramente tra l'aprile 1711 e il marzo 1712. Di conseguenza, questo terzo Luís succedette al bisnonno, il Re Sole, nel 1715.

RITRATTO DI APPENA NATO Circolo dei Beaubruns, scuola francese, XVII sec. Potrebbe essere Luigi XIV. Nel 17° secolo era ancora consuetudine fasciare i bambini così strettamente da sembrare piccole mummie. Serviva non solo a mantenerli calmi ma anche a modellare il loro corpo e prevenire malformazioni alle gambe. Questa pratica continuò fino alla fine del XVIII secolo.

RITRATTO DI LOUIS XIII DELFINO DI FRANCIA (1601-1643) VESTITO CON UN CAPPOTTO DI SETA BIANCO, 1616 circa Frans Pourbus il Giovane (1569/70-1622). Luigi XIII è raffigurato all'età di 15 anni, poco dopo il suo matrimonio con la principessa spagnola Anna d'Austria, che era sua pari in età. Allo stesso tempo, l'erede di Spagna, Felipe IV, sposò Isabel, la sorella di Luis, rafforzando i legami tra i due paesi.

RITRATTO DI LOUIS XIII DELFINO DI FRANCIA (1601-1643), 1610 Frans Pourbus il Giovane, scuola fiamminga. Esistono diverse versioni di questo ritratto, una delle quali a figura intera si trova alla Galleria degli Uffizi, a Firenze. Luigi XIII era il primogenito di Maria de' Medici e di Enrico IV, che attendeva da tempo questo erede. Alla morte di suo padre per mano del fanatico Ravaillac, Louis divenne il giovane re di Francia.

RITRATTO DI LOUIS XV DI FRANCIA (1710-1774), intorno al 1715 Pierre Gobert e bottega, (1662-1744), scuola francese. L'infanta Ana Victoria, figlia di Filippo V di Spagna, fu inviata alla corte francese all'età di tre anni per diventare la moglie di Luigi XV. Nel 1725 si riteneva inevitabile che il re avesse una prole a breve. La giovane donna tornò in Spagna ancora troppo giovane e Luigi XV sposò Maria Leszczyńska , figlia del re di Polonia detronizzato.

RITRATTO DI FILIPPO IL BELLO (1478-1506) 15 Anonimo francese del XVI secolo, da un originale del Maestro della Leggenda della Maddalena (Bernaert van der Stockt) ca. 1490. In passato, erroneamente identificato come Luigi IX, è un ritratto del giovane Filippo d'Asburgo, detto il bel conte delle Fiandre e futuro re consorte di Castiglia. Raffigurato con un falco come allusione alla pratica della falconeria, abituale negli uomini di corte.

RITRATTO DI MARIE-ANNE MANCINI (1649-1714) 156 Attribuito a Théodore van Egmont (1627-1672), scuola fiamminga. Théodore, "Peintre Ordinaire du Roi" alla corte francese, era figlio di Juste d'Egmont, un pittore fiammingo che lavorò per Luigi XIII, essendo uno dei suoi preferiti. Marie-Anne Mancini, nipote del cardinale Mazzarino, sposò il duca di Bouillon. Nel suo stesso palazzo creò una Sala Letteraria che riunì grandi scrittori e poeti.

RITRATTO DI NEONATO REALE AVVOLTO IN PANNO RICAMATO XVII secolo. L'avvolgimento totale (braccia e gambe) veniva praticato nei primi mesi di vita, poi il neonato aveva le braccia libere per poter afferrare gli oggetti che gli venivano offerti. Qui è raffigurato avvolto in un elaborato tessuto ricamato e sdraiato su un letto.

RITRATTO DI PHILIPPE D'ORLEANS, DUCA DI CHARTRES (1674-1723), 1681/2 Nicolas de Largillière (1656-1746), scuola francese, XVII secolo. Largillière fu uno dei migliori pittori alla corte di Luigi XIV e Luigi XV, ritraendo personaggi illustri come il duca di Chartres, reggente di Francia alla morte dello zio e fino al raggiungimento della maggiore età del giovane erede Luigi XV.

RITRATTO DI GIOVANE DI OTTO ANNI, 1606 Gortzius Geldorp (?) (1533-1616), scuola fiamminga. La spada, simbolo di autorità, suggerisce che il modello potesse appartenere a una famiglia nobile. All'età di sette anni i bambini hanno celebrato la cerimonia della "culatta", durante la quale hanno ricevuto i primi pantaloni e la spada, lasciandosi alle spalle il mondo dell'infanzia e diventando dei piccoli adulti. Il mantello corto attorno al corpo era molto di moda in Europa all'inizio del XVII secolo.

RITRATTO DI UNA PRINCIPESSA, circa 1604 Circolo di Frans Pourbus il Giovane (1569/70-1622). I sontuosi gioielli e i tendaggi rossi suggeriscono che la bambina di circa due anni appartenga all'alta nobiltà. L'indumento che copre il capo è fissato con un gioiello ricoperto di pietre preziose. Intorno al 1600, le dame di corte, in particolare le infante spagnole, si coprivano spesso il capo con gioielli, che venivano posti ai lati.

RITRATTO DI JAN VAN EVERSDYCK, 1580 Nicolas Neuchâtel detto Lucindel (1527-1590), Scuola fiamminga. Jan van Eversdyck, che potrebbe essere identificato dal suo stemma, aveva 18 anni nel 1580. Questo ricco cittadino di Anversa fu un importante mecenate dell'arte insieme alla moglie Antonia Canis.

RITRATTO DI RAGAZZA CON ABITO NERO E GRANDE COLLO LECHUGUILLA, 1625 circa Scuola Olandese. I grandi maestri del Barocco praticavano la tecnica del chiaroscuro, che consisteva nel concentrare tutta la luce in un punto, lasciando il resto dell'opera praticamente al buio. Questo forte contrasto tra luce e ombra ha creato un effetto drammatico, soprattutto nei ritratti. Il suo grande maestro e promotore fu senza dubbio Caravaggio.

RITRATTO A METÀ LUNGHEZZA DI UN RAGAZZO NUDO, 1580/89 Scuola dell'Olanda Settentrionale. Nel XVI secolo, i bambini deceduti erano spesso raffigurati nudi in ritratti postumi. Questa ipotesi è confermata dalle rose viste come simbolo di resurrezione e speranza di vita eterna. I due fiori aperti e il bocciolo rappresentano forse i genitori e il bambino morto in tenera età.

RITRATTO DI UNA CAMERIERA CON UN CANE, 1674 Adriaen-Cornelisz. Beeldmaker (1618-1709. La caccia era un'attività riservata solo ai reali e alla nobiltà europea, divenendo simbolo di ricchezza e prestigio. Nel corso del XVII secolo, i ritratti di bambini che impugnano arco e frecce o una lancia si diffondono e spesso accompagnati da grandi cani da caccia , come questo grande mastino.

RITRATTO DI GIOVANE FALCONER, 1639 Mattheus Gilliszoon de Berch (morto nel 1687). Nel corso del Seicento, la borghesia olandese conobbe un importante boom economico, che la portò a imitare regalità e nobiltà, al fine di raggiungere prestigio sociale. I bambini sono spesso rappresentati come cacciatori, poiché la caccia è un'attività per le classi privilegiate. I falconieri in genere indossano un abito corto rosso, stivali alti, un cappello piumato e un guanto di pelle per tenere i loro preziosi falchi.

RITRATTO DI UNA RAGAZZA CHE TIENE UNA BREEZEL CON UN CANE AL FIANCO Jacob Gerritsz. Cuyp (1594-1652). Scuola olandese. Il pretzel, un attributo ambiguo, simboleggia spesso la lotta tra il bene e il male. Nella mano di un bambino si riferisce alla natura effimera della vita e dovrebbe essere interpretato come un simbolo di vanità. Il cane potrebbe rappresentare la fedeltà e il bisogno di disciplina nei bambini piccoli.

RITRATTO DI SIGNORA CON I SUOI DUE FIGLI E UNA FIGLIA, 1646 Il Monogramist CVD, Scuola Olandese. Probabilmente è il ritratto di una vedova con i suoi tre figli. La ragazza tiene in mano una piccola borsa, come quelle che compaiono in diversi ritratti femminili degli anni Trenta e Quaranta del XVII secolo. Il figlio maggiore impugna una frusta, a simboleggiare gli ideali educativi dell'epoca in cui l'istruzione e la disciplina giocavano un ruolo importante.

RITRATTO DI UNA RAGAZZA OLANDESE CON UN LIMONE, 1650 Scuola Olandese. Le maniche inamidate e il colletto a punta consentono di datare quest'opera tra il 1650 e il 1660. I capelli pettinati sulla calotta e gli orecchini confermano che si tratta di una ragazza. I cani appaiono spesso nei ritratti dei bambini, anche se spesso accompagnano le ragazze, alludendo alla disciplina e all'istruzione. Il limone simboleggia la fertilità.

RITRATTO DI RAGAZZA CON CAPPUCCIO BIANCO, 1570/80 circa Cerchia di Pieter Pourbus (1523-1584). scuola fiamminga. Questo ritratto fiammingo del XVI secolo riflette l'influenza di pittori come i fratelli Clouet e Corneille de Lyon. Il trattamento miniaturista di capelli, ciglia e sopracciglia richiama quest'ultimo artista. Come in altre opere dell'epoca, la giovane donna non guarda direttamente lo spettatore.

RITRATTO DI FRANÇOIS DE BOISSCHOT ALL'ETÀ DI 2 ANNI E 7 MESI Cornelis de Vos (1584-1651), scuola fiamminga. Non si sa nulla dei primi anni di Cornelis de Vos. Dal 1635 al 1638 lavorò con Jordaens e Rubens. Fu pittore di ritratti e gruppi familiari ad Anversa. François era figlio di Ferdinand de Boisschot, barone di Saventem e cancelliere del Brabante, patrono di Van Dyck.

RITRATTO DI RAGAZZA CON BERRETTO DI PIZZO Seguace di Cornelis de Vos (1585-1651), scuola olandese. Un'iscrizione sul verso ci aiuta a datare questa tavola al 1598. Il suo piccolo formato potrebbe indicare che si tratta di un frammento ritagliato da un'opera più grande, forse rappresentante l'intera famiglia. La ragazza indossa una collana di corallo rosso, un amuleto per proteggere i bambini dalle malattie e dal malocchio.

RITRATTO DI SUZANNE DE BOURBON, intorno al 1492. Circolo di Jean Hey, scuola fiamminga del XV secolo. Jean Hey, noto anche come Le Maître de Moulins, è stato un pittore e disegnatore francese considerato uno dei più grandi del suo tempo. Lavorò successivamente alla corte di Carlo di Borbone e poi a quella di Pietro II di Borbone. Suzanne fu duchessa di Borbone e Auverge e contessa di Marche, dal 1503 al 1521. Poco prima del suo matrimonio ricevette i famosi insegnamenti scritti dalla madre Anne de France e un trattato redatto dal fratello predicatore Pierre Martin sull'annuncio del suo primo gravidanza.

RITRATTO DI UNA RAGAZZA CON UN VENTAGLIO. c. 1625/30 Scuola olandese. La ricchezza dell'abito e degli accessori indica la posizione alta della giovane donna. Il ventaglio in piume di struzzo era un oggetto di lusso molto apprezzato dall'aristocrazia per il suo carattere esotico e la sua leggerezza. Quest'opera era nella collezione del marchese Charles de Valori.

RITRATTO DI RAGAZZO CON CAPPOTTO ARGENTO, 1600 circa Cerchio di Robert Peake (1551-1619), Scuola di Inglese. Peake è stato uno dei ritrattisti di maggior successo del tardo periodo elisabettiano, il cui stile è caratterizzato dal suo arcaismo. Questo signore appare molto elegante con i suoi calzoni e la sua spada, che i giovani ricevevano all'età di sette anni durante la cerimonia della "culatta", segnando il loro passaggio dai bambini agli adulti.

RITRATTO DI RAGAZZA VESTITA DI BLU, tra il 1730 e il 1740 Willem Verelst (attivo 1734/1752), Scuola di Inglese. Il colore blu oltremare dell'abito era realizzato in lapislazzuli, un minerale proveniente dall'Afghanistan e dal Perù. Il suo alto costo lo rendeva un lusso riservato solo ai clienti più facoltosi. Questo fatto sembra indicare l'alta origine della giovane donna, accompagnata da un pappagallo, simbolo di buone maniere.

RITRATTO DELLA PRINCIPESSA CAROLINA MATILDE (1751-1775) Willem Verelst (attivo 1734/1752), Scuola di inglese. A quindici anni, la principessa Carolina Matilde, figlia minore di Federico Principe di Galles, sposò suo cugino Cristiano VII di Danimarca, dal quale ebbe due figli. Non era un segreto che la regina avesse una relazione con il medico di suo marito, il dottor Struensee, poi giustiziato per motivi politici.

RITRATTO DI CHARLES EDWARD STUART CONOSCIUTO COME “BONNIE PRINCE CHARLIE” (Roma, 1720-1788), 1728 ca. Antonio David (1684-1730 ca.), scuola italiana, Carlo era un discendente della casa reale scozzese degli Stuart. Come suo padre James, tentò senza successo di riconquistare il trono di Gran Bretagna con il sostegno degli "highlanders", essendo noto come "il giovane pretendente". Dopo lo sterile matrimonio all'età di 52 anni con la tedesca Louise de Stolberg-Gedern, il suo carattere divenne violento e si rifugiò nell'alcol, morendo infine a Roma.

RITRATTO DEL FUTURO PRINCIPE DI GALLES EDOARDO VI D'INGHILTERRA (1537-1553) Scuola inglese, XVI-XVII sec. Più che una semplice copia, questo ritratto è un'attenta ricreazione del famoso dipinto della British Royal Collection al Castello di Windsor. Durante il breve regno di Edoardo VI, il protestantesimo, con l'appoggio del sovrano, continuò a diffondersi in Inghilterra.

PRESUNTO RITRATTO DI GIOVANE RAGAZZA DELLA FAMIGLIA POULETTI, intorno al 1630/35 scuola inglese, XVII secolo. Il colore rosso bordeaux del vestito e il sottile nastro nero che cinge il collo di questa ragazza sono simboli di lutto molto diffusi in Europa a metà del XVII secolo. Il messale tenuto dalla giovane nella mano destra sembra corroborare questa ipotesi. Il libro di preghiere potrebbe a sua volta alludere alla necessità che i bambini ricevano una buona educazione religiosa.

RITRATTO DI MARIA BASSETT, 1603 Ignoto seguace di Hieronimo Custodis (attivo 1589-1593) Scuola di inglese. Sebbene le forme degli abiti siano più leggere, gli accessori riflettono ancora il gusto per i dettagli spettacolari del periodo elisabettiano. L'alto e rigido copricapo ornato di piume era tenuto in posizione da una struttura di filo metallico su cui erano appuntati i capelli. Maria tiene in mano un grappolo d'uva, simbolo dell'Eucaristia.

RITRATTO DI KATHERINE BASSETT, 1603 Ignoto seguace di Hieronimo Custodis (attivo 1589-1593) Scuola di inglese. Il ritratto di Katherine Basset differisce da quello di sua sorella Mary nei gioielli e nella frutta. I susini in questo ritratto potrebbero benissimo essere un simbolo di umiltà e castità. Entrambe le sorelle erano figlie dello sceriffo di Miskin, nel Galles, e vissero a Miskin Manor intorno al 1610.

RITRATTO DI CARLO V (1500-1558) E LE SUE SORELLE LEONOR (1498-1558) E ISABEL (1501-1526), 1506 Ignoto copista del Maestro della Confraternita di S. Jorge, Questo trittico rappresenta i figli di Felipe el Hermoso e Juana la Loca. Gli scudi e le iscrizioni ci aiutano a identificare Carlo V, futuro imperatore di Germania; Leonor, regina del Portogallo e poi di Francia; ed Elisabetta, moglie di Cristiano II di Danimarca.

RITRATTO DI RAGAZZA CON UN ABITO ROSSO E BIANCO RICAMATO Seguace di Marcus Gheeraerts il Giovane (1561-1635) Scuola fiamminga, Marcus Gheeraerts il Giovane nacque a Bruges nel 1561. All'età di sette anni si recò in Inghilterra con il padre e il maestro . La sua prima opera conservata è datata 1593. Fu il pittore alla moda negli anni '90 del Cinquecento, diventando in seguito uno dei preferiti di Anna di Danimarca, moglie di Giacomo I.

RITRATTO DI ANNA, LADY WENTWORTH (1561-1625) E I LORO FIGLI THOMAS (1591-1667), JANE (b. 1592) E HENRY (1593- 1644), 1596. Cerchio di Marcus Gheeraerts il Giovane (1561-1635) Esc fenicottero Anne sposò Henry, 3° barone Wentworth, dal quale ebbe tre figli. Nel 1593, due anni dopo la morte del suo primo marito, sposò Sir William Pope e in quest'opera appare incinta del loro primo figlio insieme.

RITRATTO DI FILIPPO ROMANO RICCI, 1690 Antonio Mercurio Amorosi (1660-1737), scuola italiana. I gioielli che adornano il bambino potrebbero indurre a pensare che sia il figlio di una famiglia importante. Tuttavia, la frequenza con cui queste decorazioni compaiono nei ritratti di Amorosi fa pensare che si tratti di oggetti di repertorio, utilizzati dall'artista per arricchire la composizione. Il cognome Ricci era allora molto diffuso. Questo bambino potrebbe appartenere al ramo romano della famiglia, proveniente dalla Toscana.

RITRATTO DI BAMBINO CON UN CANNA E DUE FIORI, ATTRIBUTO DI SAN GIUSEPPE Attribuito a Jacopo Chimenti detto Jacopo da Empoli (1551-1640) Scuola italiana, Jacopo Chimenti si dedicò per molti anni alla pittura murale religiosa. La caduta da un patibolo mentre dipingeva il suo capolavoro, una rappresentazione di Sant'Ivo, lo costrinse a dedicarsi alla pittura da cavalletto. Il corallo rosso proteggeva i bambini dalle malattie infettive e dal malocchio.

RITRATTO DI RAGAZZO CON ABITO ROSSO E CATENA D'ORO, 1545-55 circa Scuola Fiorentina. Quest'opera sembra essere influenzata dai ritratti dei bambini dei Medici rinvenuti alla Galleria degli Uffizi di Firenze. Dal XV al XIX secolo il corallo rosso è stato utilizzato come amuleto contro le infezioni e la magia nera in tutta Europa. I due pensieri simboleggiano umiltà e memoria, indicando che potrebbe essere un ritratto postumo.

RITRATTO DI FRANCESCO BARBERINI (1597-1633), intorno al 1599 Attribuito a Ottavio Leoni (1578-1630), scuola italiana. La modella raffigurata all'età di circa due anni, indossa un magnifico abito di seta rossa, ricamato con fili d'oro secondo la moda di fine '500. Il colore del suo abito, insegna distintiva dei cardinali, evoca il suo futuro ecclesiastico. Con le mani tiene un cordone legato alla gamba di un cardellino che vola al suo fianco, altro simbolo del sangue di Cristo.

RITRATTO DI RAGAZZO CON CAPPELLO PIUMATO Antonio Mercurio Amorosi (1660-1737), scuola italiana. Amorosi è particolarmente noto per le sue scene di strada, osterie e mercati, detti "bambocciate". Un esame più dettagliato del suo lavoro indica che quasi la metà delle sue composizioni sono ritratti di bambini, senza contare le numerose rappresentazioni di bambini in dipinti di formato più grande. I suoi modelli sono caratterizzati dai loro grandi occhi, che spesso danno loro un'espressione di sorpresa.

RITRATTO DI RAGAZZA CON ROSE, 1660 circa Pier Francesco Cittadini detto Il Milanese (1616-1681). Cittadini giunse a Bologna nel 1633 insieme ai suoi due fratelli scultori. A diciassette anni fu allievo di Guido Reni. Fu pittore di paesaggi, nature morte e ritratti, genere in cui si distinse particolarmente. Il costume e il pizzo di quest'opera ci permettono di datarla alla fine del XVII secolo.

RITRATTO DI FILIPPO EMANUELE DI SAVOY (1586-1605), 1605 Attribuito a Jan Kraeck detto Giovanni Caracca (attivo 1567- 1607). Scuola olandese. Il primogenito del duca Carlo Emanuele I di Savoia e di Caterina Micaela d'Asburgo è rappresentato all'età di diciassette anni, poco prima della sua morte in terra spagnola. L'armatura è decorata con nodi savoiardi. Spicca la collana dell'Ordine dell'Annunciazione, a cui appartenevano gli eredi della famiglia.

CARLO EMANUELE I, DUCA DI SAVOIA (1562-1630), 1580 Jan Kraeck detto Giovanni Caracca (attivo 1567/1607). Scuola olandese. A diciotto anni Carlo Emanuele I succedette al padre come duca di Savoia, portando avanti con grande energia ma poca abilità la sua politica di ricostruzione e ampliamento. Fu un politico ambizioso e un principe colto, amico di poeti e autori come Torquato Tasso.

RITRATTO DI RAGAZZA CON CANE E MESSALE, 1610 circa artista romano (Ottavio Leoni?), scuola italiana. Questa giovane donna è stata inizialmente identificata come Margarita Aldobrandini, nipote di papa Clemente VIII, anche se non ci sono dati che lo confermino. Il lusso dell'abito, la presenza del cane come simbolo di fedeltà e il messale potrebbero indicare che si tratta di un ritratto di fidanzamento.

RITRATTO DEI PRINCIPI VITTORIO AMEDEO (1587-1637), EMANUELE FILIBERTO (1588- 1624) E FILIPPO EMANUELE (1586-1605) DI SAVOIA 1592/95 circa Jan Kraek, detto Giovanni Caracca, (attivo 1567-1607) Scuola Olandese. Questo ritratto dei Principi di Savoia mostra i figli del duca Carlo Emanuele I di Savoia in un'occasione legati alle complesse vicende dell'alleanza di Carlo Emanuele I con il suocero Felipe II, re di Spagna e nonno dei figli. Appartengono, per parte di madre (figli dell'infanta spagnola Catalina Micaela), alla famiglia degli Asburgo. L'appartenenza dinastica sabauda dei ritratti si basa sul nodo sabaudo che si ripete due volte sul collare del cane. Un'iscrizione su un pezzo di carta sul retro del dipinto afferma: "La firma è sul collare del cane"

RITRATTO DI EMANUELE FILIBERTO DUCA D'AOSTA (1731-1735), 1734 circa MGB Clementi (1696-1761). Questo dipinto era stato attribuito a Frans Van der Myn, ma la decorazione indossata dal ragazzo indica che è figlio di Carlo Emanuele III e di Polissena d'Assia Rheinsfels. Lo stile rimanda indubbiamente a Clementina, che ritrasse più volte i piccoli Savoia.

RITRATTO DI GIOVAN CARLO DE MEDICI (1611-1663) Domenico Casini e Valore Casini (Firenze, prima metà del XVII secolo) Scuola italiana. Sposato con Maria Maddalena d'Asburgo. L'inventario di Palazzo Pitti, realizzato tra il 1663 e il 1664, cita questo ritratto come parte di una serie che rappresenta i cinque figli del Granduca Cosimo II. Il documento indica i nomi dei bambini e specifica che solo due dei dipinti erano incorniciati.

RITRATTO DI MICHELE ANTONIO SALUZZO, CON IL SUO CANE, 1734. MGB Clementi, detta Clementina (1690-1761) Scuola Italiana. La Clementina era specializzata nell'esecuzione di ritratti di corte, possiamo trovare diverse sue opere nel Palacio di Caccia di Stupinigi. Uno di questi è il ritratto di bambino di Vittorio Amedeo III, datato un anno prima del ritratto esposto e dove si nota chiaramente la corrispondenza stilistica tra i due.

RITRATTO DI BAMBINO. Circolo dei Santi di Tito, scuola fiorentina, XVI sec. Il taglio della calzamaglia del ragazzo e la forma stretta del colletto suggeriscono una datazione intorno al 1580/85. La figura è inquadrata tra una lesena in arenaria grigia e un sipario porpora, dettagli decorativi frequentemente utilizzati nella ritrattistica fiorentina del terzo quarto del XVI secolo.

RITRATTO DI COSIMO III DE MEDICI (1642-1723), BAMBINO Giusto Suttermans (1597-1681). scuola fiamminga. Cosimo sposò nel 1661 Marguerite Louise d'Orléans, cugina di Luigi XIV di Francia, ma si separarono nel 1674 a causa dei continui litigi e del conflitto tra Marguerite Louise e la suocera Vittoria della Rovere, che dominò suo figlio e era noto per essere stato una delle cause della caduta dei Medici.