Esposto in:
piazza del Plebiscito, 1, Napoli
Aperto, sta per chiudere: ultimo ingresso ore 19:00
Profilo verificato
Il ritratto fu realizzato in occasione della stipula di un importante accordo diplomatico fra il Regno di Napoli e la Sublime Porta, l’antico ImperoOttomano: il “Trattato di pace, navigazione e commercio”, siglato il 7 aprile 1740, col quale il re di Napoli pose le basi per una ripresa dei commerci nel Mediterraneo, arginando il fenomeno della pirateria. In virtù di questo accordo, il Sultano Mahmud I inviò a Napoli l’ambasciatore Haji HusseinEffendi, il quale giunse il 30 agosto 1741, fu ricevuto a corte il 18 settembre e soggiornò in città per un mese, con un ricchissimo e variopinto seguito.
In ricordo dell’avvenimento re Carlo commissionò il dipinto a Giuseppe Bonito, pittore ufficiale di Corte. Bonito posizionò la figuradell’ambasciatore al centro della scena con attorno gli esponenti dei principali gradi dell’ambasceria. L’Effendi indossa il dolimàno di velluto conbroccati di seta lavorati a fiorami, sotto il feràce, un lungo mantello; i peich, o staffieri, vestono abiti di raso o damasco dalle forme leggere e di coloridiversi, fasciati da una cintura di seta. Sul capo dei personaggi è il tipico turbante, avvolto intorno ad un berretto rosso, che veniva chiamato corno. Al Museo del Prado di Madrid esiste una replica autografa del dipinto, inviata alla regina di Spagna Elisabetta Farnese, madre di Carlo di Borbone.
Titolo: L'Ambasceria turca di Haji Hussein Effendi
Autore: Giuseppe Bonito
Data:
Tecnica: olio su tela
Esposto in: Palazzo Reale di Napoli
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