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Pinacoteca di Bari Corrado Giaquinto verified

Bari, Puglia, Italia aperto visita il museoarrow_right_alt

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Corrado Giaquinto - Trionfo di Giuseppe
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Antonio Piccinni - Autoritratto
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Giuseppe Abbati - Contadinella al sole
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Giovanni Bellini - San Pietro martire
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Giuseppe Amisani - Rirì (Abbandono)
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Ignacio de Leon y Escosura - Dichiarazione d’amore
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Mario Sironi - Montagne
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Vincenzo Irolli - In castigo (La bambola in castigo)
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Francesco Romano - Giardino fiorito III
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Frans Pourbus - Ritratto di gentildonna
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Matthias Stom - San Pietro liberato dall’Angelo
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Jacopo Robusti, detto Tintoretto - San Rocco e gli appestati
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Angelo Cives - Il fachiro
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Gaetano Martinez - Il vinto
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Scena di presepe raffigurante: Bottega del calzolaio
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Presepe
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San Nicola e storie della sua vita
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Santa Margherita e storie della sua vita
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Antonio Vivarini -  Madonna con Bambino in trono tra San Benedetto e Santa Scolastica
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Abito femminile
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Stauroteca (recto)
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Stauroteca (verso)
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Capitello a stampella decorato con Sfingi alate
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Albarello decorato con Volto virile
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Raffaele Belliazzi - Il riposo
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Marianna Elmo - Comunione di Santa Maria Egiziaca
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Corrado Giaquinto - San Nicola salva i naufraghi
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Marianna Elmo - Maddalena penitente in estasi
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Corrado Giaquinto - Ulisse e Diomede nella tenda di Reso
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Piatto decorato con Estasi di San Francesco d’Assisi
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Istituzione dell’Eucaristia
Corrado Giaquinto - Trionfo di Giuseppe
Antonio Piccinni - Autoritratto
Giuseppe Abbati - Contadinella al sole
Giovanni Bellini - San Pietro martire
Giuseppe Amisani - Rirì (Abbandono)
Ignacio de Leon y Escosura - Dichiarazione d’amore
Mario Sironi - Montagne
Vincenzo Irolli - In castigo (La bambola in castigo)
Francesco Romano - Giardino fiorito III
Frans Pourbus - Ritratto di gentildonna
Matthias Stom - San Pietro liberato dall’Angelo
Jacopo Robusti, detto Tintoretto - San Rocco e gli appestati
Angelo Cives - Il fachiro
Gaetano Martinez - Il vinto
Scena di presepe raffigurante: Bottega del calzolaio
Presepe
San Nicola e storie della sua vita
Santa Margherita e storie della sua vita
Antonio Vivarini -  Madonna con Bambino in trono tra San Benedetto e Santa Scolastica
Abito femminile
Stauroteca (recto)
Stauroteca (verso)
Capitello a stampella decorato con Sfingi alate
Albarello decorato con Volto virile
Raffaele Belliazzi - Il riposo
Marianna Elmo - Comunione di Santa Maria Egiziaca
Corrado Giaquinto - San Nicola salva i naufraghi
Marianna Elmo - Maddalena penitente in estasi
Corrado Giaquinto - Ulisse e Diomede nella tenda di Reso
Piatto decorato con Estasi di San Francesco d’Assisi
Istituzione dell’Eucaristia

Altre opere esposte

Descrizione

La tavola si trovava in origine nella cappella dello stesso titolo nella chiesa domenicana di Santa Maria la Nova a Monopoli - cittadina pugliese sulla costa adriatica, che fu amministrata direttamente dalla Repubblica di Venezia tra il 1495 e il 1530 -, donde fu successivamente trasferita nella chiesa di San Domenico, sorta sulla stessa area a partire dal 1530. Contrariamente a quan­to riferito sinora, il patronato della cappella di San Pietro Martire, che sappia­mo contigua a quella di San Girolamo e Santo Stefano (Archivio Unico Dio­cesano di Monopoli, Selva d'oro E. 495) non apparteneva alla famiglia Indelli - che deteneva invece quello della cappella di San Domenico, da cui provie­ne il dipinto di Jacopo Palma il Giovane raffigurante San Domenico con Santa Caterina d'Alessandria, Santa Marta e Santa Maria Maddalena, erroneamente indicato come San Domenico Soriano (GLIANES, 1643, p. 48; n. ed. 1994, p. 80; INDELLI Ms 1779, cap. XIV, 56, ed. 2000, p. 439), ora nel Museo Diocesano di Monopoli - ma a famiglia ancora non identificata. Nel 1870, a seguito della soppressione dei conventi, il dipinto del Bellini passò nel locale Municipio e di qui, allo scopo di assicurarne la conservazione, presso il Museo Provinciale di Bari, dove risulta presente già intorno alla fine degli anni Venti del Novecento, e successivamente in Pinacoteca. Nel 1948 il dipinto fu restaurato a cura dell'Istituto Centrale del Restauro di Roma. In tale occasione, data la presenza dei disegni sul retro, in parte sovrapposti alle cambre a farfalla che uniscono le due assi verticali di cui è formata la tavola, si rinunciò a ridurne l'imbarcatura, peraltro poco accen­tuata. Attualmente, si nota una leggera fenditura longitudinale in corrispon­denza della congiunzione delle assi e la vernice protettiva risulta notevol­mente ossidata. La monumentale figura di San Pietro martire, dal volto barbuto lievemen­te reclinato verso destra, si staglia in piedi su un nitido sfondo rappresen­tato dal piano di posa e dal retrostante parapetto, entrambi in breccia di Verona (chiara allusione alla città d'origine del santo) di un caldissimo color salmone, e dal cielo azzurro fondo su cui sembrano transitare molle­mente due registri di morbidi cirri biancastri. Una luce meridiana, calda e naturale, illumina la scena, dando risalto, in un sapientissimo gioco di tra­passi cromatici, alla resa delle ombre (quella della figura del santo proiet­tata sul piano di posa e quella del manto nero sullo scapolare bianco del­l'abito da domenicano). Particolarmente realistica la resa della roncola e del pugnale infissi nella testa e nel petto del santo, in cui abili lumeggiature restituiscono il luccichio del metallo, e la splendida rilegatura in cuoio rossastro, decorata da cande­labre a rilievo e medaglioni, del libro mostrato con la destra.

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