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Museo dei Brettii e degli Enotri verified

Cosenza, Calabria, Italia chiuso visita il museoarrow_right_alt

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Corredo della Tomba 78 di Torre del Mordillo
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Capitello ionico da contrada Villanello
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Aryballos piriforme protocorinzio dal santuario arcaico di Cozzo Michelicchio
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Fibula ad arco di violino da Torre Mordillo
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Ceramica a vernice nera dalla Necropoli di Moio
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Corredo della tomba 21 della necropoli brettia di Contrada Moio
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Ceramica a figure rosse dalla necropoli thurina di Caccia di Favella
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Kylix a vernice nera dalla necropoli brettia di contrada Moio
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Medaglione di guttus a vernice nera con Gorgoneion dalla necropoli brettia di contrada Moio
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Fibule ad arco scudato da Amendolara
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Lucerne romane da Cerchiara di Calabria
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Corredo della tomba 97 dalla necropoli enotria di Torre del Mordillo
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Statuette femminili dal santuario arcaico di Cozzo Michelicchio
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Oinophoros da contrada Cannuzze
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Ritratto dei Fratelli Bandiera di Serra
Corredo della Tomba 78 di Torre del Mordillo
Capitello ionico da contrada Villanello
Aryballos piriforme protocorinzio dal santuario arcaico di Cozzo Michelicchio
Fibula ad arco di violino da Torre Mordillo
Ceramica a vernice nera dalla Necropoli di Moio
Corredo della tomba 21 della necropoli brettia di Contrada Moio
Ceramica a figure rosse dalla necropoli thurina di Caccia di Favella
Kylix a vernice nera dalla necropoli brettia di contrada Moio
Medaglione di guttus a vernice nera con Gorgoneion dalla necropoli brettia di contrada Moio
Fibule ad arco scudato da Amendolara
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Corredo della tomba 97 dalla necropoli enotria di Torre del Mordillo
Statuette femminili dal santuario arcaico di Cozzo Michelicchio
Oinophoros da contrada Cannuzze
Ritratto dei Fratelli Bandiera di Serra

Altre opere esposte

Descrizione

Capitello ionico in arenaria rinvenuto casualmente insieme ad altri massi squadrati in località Villanello in sinistra del Busento poco a monte della confluenza con il fiume Crati. Esso probabilmente in origine faceva parte della decorazione di una tomba a camera – sepoltura di un personaggio dell’élite brettia, forse un guerriero - della quale null’altro ci è pervenuto. Fratturato al piano di posa e mancante di ampia parte di un balaustrino, il capitello mostra superfici diffusamente scheggiate, abrase e consunte. L’abaco, liscio e piuttosto rilevato, ha sez. approssimativamente parallelepipeda e presenta sul piano di attesa un foro centrale di forma quadrangolare poco profondo (3,5x4x1,2), verosimilmente funzionale all’inserimento di un perno di connessione con soprastante architrave. Al di sotto, il pulvino rivela un intaglio e una decorazione decisamente essenziali, con i canali delle volute inflessi e a fondo lievemente concavo, occupati al centro, su entrambe le facce e in corrispondenza dell’attacco con l’echino, da una palmetta a sette lobi (i due inf. laterali arricciati verso l’int.). Le volute, costituite da 1 avvolgimento e ¾ ca., terminano centralmente con occhio pieno, mentre l’echino, fortemente schiacciato, è marcato sup. da un tondino rilevato e occupato al centro dal ‘rigonfiamento’ da cui spiccano le palmette. Gli altri due lati del pulvino presentano balaustrini completamente lisci e di forma approssimativamente cilindrica (discretamente conservato quello di sinistra). Ancora al di sotto, il sommoscapo del fusto di colonna, solidale al capitello stesso, risulta apparentemente privo di apofige.

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