Dal 27 settembre al 30 novembre 2025
Dal 27 settembre al 30 novembre 2025, Palazzo Chigi in Ariccia (RM), ospita la mostra “I Tommasi Ferroni. Stravaganze e bizzarrie della pittura virtuosa”, a cura di Mariaimma Gozzi e Francesco Petrucci.
La mostra accoglie le opere degli artisti Riccardo, Elena e Giovanni Tommasi Ferroni, nell’esclusività dei raffinati linguaggi pittorici e nella peculiarità dell’allestimento ad hoc nelle sale del prestigioso palazzo, che raccoglie circa sessanta opere -tra dipinti e disegni- e denota, di per sé, una forte connotazione identitaria nell’autenticità dei differenti stilemi e momenti storici.
Fiamma unificante e affiorante dei quadri dei Tommasi Ferroni è l’imprescindibile pratica del disegno accademico, quello colto, esigente, manierista. Un incipit di Riccardo, che si riverbera sui figli Elena e Giovanni, ma declinato e interpretato da questi seguendo la propria visionaria creatività e inventiva, leitmotiv dell’intera mostra.
Riccardo Tommasi Ferroni (Pietrasanta 1934 – Pieve di Camaiore 2000), esponente di punta di una famiglia di artisti, è considerato dalla critica l’antesignano del ritorno alla grande pittura, il paladino del recupero della tecnica sostanziata dal rigore del disegno costruttivo, sulla scia di Pietro Annigoni.
La discontinuità che le avanguardie avevano creato ai primi del secolo scorso rispetto alla tradizione plurimillenaria dell’apprendimento presso le botteghe e poi nelle accademie, lo ha portato, in una ricerca ossessiva della forma, a sviluppare un linguaggio assolutamente individuale, immediatamente riconoscibile, che non ha precedenti o paralleli.
La sua forma espressiva, fatta di complessità compositiva, estenuata eleganza, esaltazione della bellezza - soprattutto femminile -, ha come tema principe il Tempo, un Kronos filosofico magno-greco, in una visione diacronica, ove passato, presente e futuro convivono in simultanea.
In molti suoi dipinti emerge il senso del tempo che trascorre, la metamorfosi delle cose e delle persone, la giovinezza e la vecchiaia, il vigore e la decadenza, con un sottofondo tragico di ineluttabilità del destino che affonda le sue radici nel pensiero greco, in quella classicità che attraverso la sua pittura vorrebbe far rivere.
Piazza di Corte, 15, Ariccia, Italia
Orari di apertura
| apre - chiude | ultima entrata | |
| lunedì | Chiuso | |
| martedì | 10:00 - 13:00 | |
| 15:30 - 18:30 | ||
| mercoledì | 10:00 - 13:00 | |
| 15:30 - 18:30 | ||
| giovedì | 10:00 - 13:00 | |
| 15:30 - 18:30 | ||
| venerdì | 10:00 - 13:00 | |
| 15:30 - 18:30 | ||
| sabato | 10:00 - 13:00 | |
| 15:30 - 18:30 | ||
| domenica | 10:00 - 13:00 | |
| 15:30 - 18:30 |
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