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conclusa Moataz Nasr.

A cura di: Achille Bonito Oliva

La mostra

Castel del Monte rappresenta non soltanto un esempio di grande architettura del passato, ma piuttosto per la sua singolarità sembra poter sempre più diventare il teatro espositivo d’incontro tra diverse culture, afferma Achille Bonito Oliva.
È in quest’ottica che il Polo Museale della Puglia, insieme all’Impresa Leopizzi 1750 e in collaborazione con il concessionario NovaApulia, presenta la grande mostra dell’artista egiziano Moataz Nasr (Alessandria d’Egitto, 1961) invitato a dialogare con gli spazi del castello federiciano più affascinante e misterioso.
Con la curatela di Achille Bonito Oliva, opere site specific e nuove produzioni danno vita al progetto dal titolo "The Barzakh / Lo spazio liminale" da giugno a novembre 2019.
Lo spazio liminale, dalla radice latina limen = soglia, è il concetto che indica l’attraversamento di uno spazio di transizione che genera trasformazione, metamorfosi sino a una nuova coscienza e identità. Riportato a Castel del Monte definisce questo particolare spazio architettonico come la soglia tra due diversi mondi, quello Occidentale e Orientale, che si fondono nell’evidente scambio di conoscenza, citazione e contaminazione.
L’artista si è a lungo documentato e interrogato sulla filosofia che può aver ispirato la costruzione del castello. “Il suo attraversamento mi ha posto più domande che risposte – ha dichiarato – ho deciso così di lasciare che l’edificio mi parlasse. Già nel cortile interno, che è il cuore del castello, circondato dalla pietra che delimita la visione del cielo ho percepito la sensazione di una soglia che divideva due mondi. È il concetto di spazio liminale, centrale anche nella cultura Sufi che lo chiama Barzakh. Può essere stata questa l’ispirazione? Può essere stato concepito Castel del Monte come uno spazio di trasformazione e metamorfosi?”.
L’artista ha così puntato l’attenzione sull’articolazione degli spazi, osservando la sequenza di finestre, scale, volte. La celebrazione del dettaglio diventa la strategia creativa di Moataz Nasr che propone nuove forme in una serie di sculture in legno e intarsi di madreperla e conchiglie progettate per il primo piano del castello. Mentre nel grande vuoto ottagonale dell’atrio centrale, l’artista rende omaggio alla relazione culturale tra le religioni attraverso la scultura Minaret che richiama nella sua astrazione alla spiritualità della propria origine, nella forma di un minareto di legno e vetro.
La magnificenza dell’esterno viene celebrata dell’opera Maze, un percorso di prato, realizzato sulla geometria di parole dell’antico carattere cufico che porta al suo interno un messaggio di estrema attualità: “No religione in politica e politica in religione”.
Moataz Nasr, artista di fama internazionale, nel suo lavoro multimediale e interdisciplinare e lo sconfinamento dei linguaggi realizza un felice corto circuito tra culture e civiltà. L’intera mostra è un percorso iniziatico che dall’esterno porta all’interno, in un rapporto di scala con l’architettura e la storia, la natura e la memoria che celebra la coesistenza delle differenze.

Orari e biglietti

Indirizzo

Strada Statale 170 (Castel del Monte)
76123 Andria

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