Dal 29 agosto al 2 novembre 2025
Giacomo Casanova in occasione delle celebrazioni per i 300 anni dalla nascita.
Scrittore, poeta, avventuriero, diplomatico, icona di un mondo e di una civiltà: Casanova è fondamentale chiave di lettura del Settecento europeo, del mondo delle grandi corti e delle potenti dinastie, protagonista di esaltanti incontri con i protagonisti del mondo culturale e artistico, delle seducenti incognite del gioco e delle sconfinate, poliedriche metamorfosi. Allo stesso tempo, il suo mito arriva intatto al mondo contemporaneo; complice un immaginario che si sviluppa mentre Casanova ancora in vita - anche grazie al suo racconto delle Mémoires - tenacemente alimentato nei secoli successivi.
La mostra ricostruisce così il personaggio tra storia, attraverso l'esposizione di parte dei documenti del fondo del casanovista Aldo Ravà, dalla Biblioteca Correr; arte, con dipinti dell'epoca, tra cui il ritratto di Casanova attribuito a Pietro Longhi; il suo immaginario nel XX secolo attraverso la lente d'ingrandimento del cinema, con un focus sul capolavoro Casanova (1976) di Federico Fellini, bozzetti di scenografie cinematografiche e abiti della collezione della Fondazione Massimo e Sonia Cirulli, disegnati da Danilo Donati, fino ai costumi di scena originali, custoditi dalla Sartoria Teatrale Farani.
Un racconto tra vicende storiche e immaginifiche, per restituire la grandezza di una figura affascinante, complessa, immortale.
L’approfondimento cinematografico apre con Un dipinto e una locandina. Due ritratti a confronto dove prende forma il parallelismo tra l’immagine storica di Casanova, nel presunto ritratto attribuito a Pietro Longhi, proveniente dalla collezione Beryl e Giovanni Cavallini, e la sua reinterpretazione cinematografica da parte di Fellini, che lo trasformò in simbolo del vuoto esistenziale.
Non può mancare un omaggio al grande regista con un approfondimento dedicato a Tra sogno e cinepresa Una biografia di Federico Fellini per raccontare il maestro del cinema e il suo stile visionario, sospeso tra sogno, memoria e satira, che rivoluzionò la narrazione cinematografica. Uno spazio che introduce Tessuti e mode eloquenti. I costumi del Casanova di Fellini con le creazioni di Danilo Donati. Per questo film, lo scenografo italiano ottenne l’Oscar 1977 per il Best Costume Design - il suo secondo, dopo quello per il Romeo e Giulietta di Zeffirelli nel 1969 - a cui si aggiunsero due Nastri d’argento 1977 per la miglior scenografia e per i migliori costumi.
Santa Croce, 1992, Venezia, Italia
Orari di apertura
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