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conclusa Artsupp card Cut&Paste

La mostra

Domenica 16 aprile, Fondazione Cirulli inaugura in sede la sezione espositiva Cut&Paste. Fotocollage tra Dada e Futurismo.La selezione di una quarantina di opere, tra collage e fotocollage provenienti dalla collezione di Fondazione Cirulli, vuole essere una riflessione nell'ambito della ricerca visuale che ha appassionato le avanguardie dagli anni '10 agli anni '30 del secolo scorso, quando la continua sperimentazione formale ed estetica ha condotto alla ricerca di nuove tecniche espressive che annullassero ogni richiamo al passato, giungendo

a negare la manualità della pittura a favore della scelta di materiali poveri ed effimeri, come ritagli di giornale e frammenti fotografici, assemblati in una composizione apparentemente senza senso ma che, in realtà, tiene conto solo della sensibilità dell’artista.


È questo il caso di Raoul Haussmann, Kurt Schwitters e Hannah Hoch, artisti del Dada-Berlin, per i quali il collage sembra diventare la soluzione espressiva perfetta per esprimere il disagio nei confronti della società industriale di allora, capace di promettere benessere ma di condurre il mondo alla guerra.



Nei lavori futuristi, l’utilizzo del fotocollage rappresenta, invece, la volontà di celebrare la modernità attraverso l ’ esaltazione delle innovazioni tecnologiche e dell’energia vitale che esse sprigionano. Fra gli artisti presenti spiccano Bruno Munari, Thayaht e Vinicio Paladini, fra i primi in Italia ad usare la tecnica del collage e del fotomontaggio.



Una sezione è dedicata aJean Cocteau, tra le figure più in vista dell’ avanguardia parigina nel periodo fra le due guerre. Poeta, scrittore, drammaturgo, sceneggiatore, regista e attore, sperimentò tutte le tendenze artistiche di quegli anni.

Cut&Paste si inserisce all’interno della più ampia esposizione de L’Archivio animato, il concept espositivo attorno al quale si sviluppa tutta la programmazione di Fondazione Cirulli, ideato con la collaborazione di Jeffery Schnapp, storico e figura di riferimento nel campo delle digital humanities, che consente di “ allontanarsi da formati espositivi e da forme di programmazione museale pesanti e oramai stanche, per aprire invece uno spazio di sperimentazione tra archivio e spazio espositivo... una specie di “terra di nessuno”, di un laboratorio di storia e cultura in cui invece del grande racconto si cerca la molteplicità, la simultaneità e l’agilità, valori futuristi per eccellenza, ma anche valori del tutto contemporanei, tramite l’ adozione di formati ibridi, leggeri e freschi”.


L’Archivio animato fa leva sulla diversità e l’eterogeneità di una collezione panoramica come quella di Fondazione Cirulli che spazia tra il capolavoro artistico, le arti decorative, la comunicazione, il design industriale e la cultura materiale e che comprende fotografie, disegni, quadri, sculture, oggetti, manifesti, carteggi, tessuti, riviste, libri... ossia ogni forma di comunicazione socio-culturale. E consente istanze di accesso diretto a materiali, spesso non canonici, che raccontano la storia del ‘900 italiano.

Immagini della mostra

Opere esposte

Orari e biglietti

Indirizzo

via Emilia, 275
40068 San Lazzaro di Savena

Altri contatti


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