Dal 2 novembre al 30 marzo 2019
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A cura di Irene Calderoni
Andra Ursuta è conosciuta e apprezzata dalla critica per un lavoro che affronta temi controversi e scomodi con un linguaggio irriverente, che impiega i registri del grottesco, del tragicomico, del satirico. Alto e basso, aulico e abbietto, ideale e corporeo collassano in forme e oggetti dall'identità improbabile e fluida. Vanilla Isis presenta una nuova serie di lavori che riflettono sull'estetica dell'estremismo e sulle sue declinazioni in contesti diversi come la propaganda terroristica e le sottoculture giovanili.
L'artista si interroga sul modo in cui certi fenomeni estetici migrano, si trasformano o vengono strumentalizzati, con effetti stranianti e sconvolgenti. Il punto di partenza del lavoro è l'analisi delle modalità comunicative dell'Isis, il cui immaginario mutua il linguaggio iconoclasta e radicale tipico di fenomeni musicali ed espressivi quali il punk, il metal o il rap; si tratta tuttavia di un'appropriazione ambivalente, che produce una satira della cultura occidentale, e insieme fa leva sugli stessi elementi che seducono in primis questi giovani arrabbiati, al fine di convertirli alla propria causa e trasformarli in foreign fighters.
Il lavoro di Ursuta riflette su questi fenomeni attraverso una serie di opere che incorporano e ricombinano questi elementi, operando un'appropriazione di terzo grado che dà origine a un mondo fittizio, paradossale, in cui ludico e bellico divengono indistinguibili.
Un gruppo di sculture a muro e nello spazio prendono spunto da materassini e arredi gonfiabili da piscina, le forme sono pop, ma colore e scritte introducono un elemento di minaccia, impiegando la grafica tipica delle insegne ufficiali dell’Isis.
Domina questo macabro ambiente di svago Stoner (2013), una lanciapalle per giocare a baseball riconfigurata come un'assurda macchina per esecuzioni capitali, che lancia pietre contro un muro dai chiari riferimenti umani. Come lascia intendere il titolo della mostra, Vanilla Isis, il registro prevalente è quello satirico, impiegato dall'artista ai fini di un racconto che fa emergere il carattere paradossale e surreale della nostra società e del nostro tempo.
Via Modane, 16, Torino, Italia
Orari di apertura
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