Dal 13 dicembre al 21 aprile 2024
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Il titolo della nona edizione di Conversation piece, La Biblioteca del Mondo, si riferisce a Umberto Eco ed è tratto dall’omonimo documentario del 2022 in cui si racconta la leggendaria biblioteca dell’intellettuale scomparso, un luogo mitico composto da oltre trentamila volumi a cui lo stesso Eco assegnava la funzione - condivisa dalle biblioteche di tutto mondo - di contenitore della memoria dell’umanità.
La mostra, attraverso un nucleo di opere disposte in un percorso che parte dalla facciata di Palazzo Ruspoli per proseguire nel cortile e nelle Scuderie, si propone di restituire una metafora di Roma come biblioteca a cielo aperto, deposito dell’immaginario collettivo e della cultura universale.
Seppur appartenenti a generazioni distanti tra loro e con modalità di lavoro diverse, gli artisti invitati trovano un comune denominatore nell’uso del libro come “materiale da costruzione” dell’opera d’arte. Del libro utilizzato in questa insolita funzione abbiamo un significativo esempio nel celebre progetto che Étienne-Louis Boullée, padre della cosiddetta architettura parlante, ideò per l’ampliamento della Sala della Biblioteca Nazionale di Parigi (1785), dove i libri simulano le pareti in laterizio (opus latericium) su cui poggia la grande volta basilicale che rappresenta metaforicamente la Storia. Probabilmente, a sua volta Boullée guardò alla Scuola di Atene (1509-1511 ca.), l’affresco di Raffaello nelle Stanze Vaticane, dove sotto la volta bramantesca si raccolgono tutti i più celebri filosofi e matematici, autori dei libri su cui si fondano il sapere e la cultura universali. Ma è nell’antica Roma che un libro, trasformato e scolpito nella pietra, diventa, per la prima volta nella storia delle arti visive, scultura: la Colonna di Traiano (II sec. d.C.). Appartenente alla tipologia delle colonne coclidi che, con gli archi di trionfo, furono la più genuina delle invenzioni artistiche romane, essa rappresenta un libro in pergamena, istoriato con scene di guerra e srotolato a formare una spirale. Un elemento che definisce l’immagine di Roma quale biblioteca a cielo aperto in cui i libri sono costituiti dalle rovine maestose e dai monumenti straordinari che ne narrano la storia plurimillenaria.
Conversation Piece è un ciclo di mostre che nasce dalla volontà della Fondazione Memmo di monitorare costantemente la scena artistica contemporanea della città e, in particolar modo, l’attività delle accademie e degli istituti di cultura stranieri, dove tradizionalmente completano la loro formazione nuove generazioni di artisti provenienti da tutto il mondo. Attraverso queste mostre e altre iniziative la Fondazione Memmo vuole porsi come un amplificatore del lavoro di queste istituzioni.
Il titolo del ciclo si ispira al film di Luchino Visconti, Gruppo di Famiglia in un interno (Conversation Piece, 1974), un paradigma del confronto tra generazioni e dei rapporti di odio e amore che sempre intercorrono tra l’antico e il moderno. Conversation Piece indicava anche un genere pittorico molto diffuso tra XVII e XVIII sec., caratterizzato da gruppi di persone in conversazione tra loro o colti in atteggiamenti di vita familiare. Nel corso delle varie edizioni queste mostre, oltre a rappresentare un’occasione di confronto e di dialogo con Roma, sono diventate momento fecondo di discussione e riflessione tra artisti e curatore, nell’intento di far convergere energie, saperi e metodi diversi in un unico contesto espositivo.
Via della Fontanella di Borghese, 56 B, Roma, Italia
Orari di apertura
apre - chiude | ultima entrata | |
lunedì | 11:00 - 18:00 | |
martedì | Chiuso | |
mercoledì | 11:00 - 18:00 | |
giovedì | 11:00 - 18:00 | |
venerdì | 11:00 - 18:00 | |
sabato | 11:00 - 18:00 | |
domenica | 11:00 - 18:00 |
aperta da mercoledì 27 a sabato 30 dicembre 2023 e da mercoledì 3 a venerdì 5 gennaio 2024, dalle ore 11.00 alle 18.00
chiusa nei giorni: domenica 24, lunedì 25, martedì 26, domenica 31 dicembre 2023, lunedì 1°, martedì 2 e sabato 6 gennaio 2024
Sempre
Non ci sono mostre in corso.
Gratuito
Visita guidata compresa
Dal 26 maggio al 31 dicembre 2025
Dagli anni ’60 agli inizi del XXI secolo
Collezione Roberto Casamonti, Firenze
Con la card: museo + mostre 10.00 €