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conclusa Impronte

La mostra

Visitare una mostra e ritrovarsi a sfogliare un album di famiglia, in cui a prendere vita sotto i nostri occhi non sono i ricordi privati ma le memorie collettive e cangianti dei nostri rapporti con le piante nel corso di oltre 6 secoli. A Parma, nella splendida cornice di Palazzo del Governatore, sabato 13 gennaio 2024 apre al pubblico Impronte. Noi e le piante (noielepiante.it), esposizione unica nel suo genere che ripercorre in oltre 200 oggetti figurativi (erbari storici, illustrazioni botaniche, stampe in nature printing e xiloteche, ma anche fotografiemoderne e immagini ad alta tecnologia) il rapporto inesauribile che lega umanità e natura, botanica e immagini, scienza e arte.

Realizzata dall’Università di Parma in collaborazione con il Comune di Parma e il sostegno di Fondazione Cariparma, Gruppo Chiesi e Gruppo Davines,Impronte dipana nelle sue 10 sezioni il filo della memoria naturale che da sempre l’uomo cerca di cogliere e fissare, dalla carta degli erbari alle odierne immagini satellitari dei censimenti arborei, passando per illustrazioni, taccuini, modellini e persino risonanze magnetiche e sguardi ai raggi X. Al centro, ideale e concreto raccordo tra le epoche, l’installazione audiovisiva Artificial Botany, a cura di fuse*, che esplora suggestioni e capacità espressive delle illustrazioni botaniche classiche attraverso l’uso di moderni algoritmi di apprendimento automatico.


Molte opere esposte portano alla luce i rapporti tra immaginario botanico e città, dagli erbari di personaggi illustri decisi a dare il giusto valore al sapere botanico (come LuigiGardoni, il cui omonimo erbario farmaceutico è stato riportato alla luce solo nel 2014 dopo una permanenza silente negli armadi dell’Orto Botanico lunga più di un secolo), alla “donazione regale” di modelli di funghi in cera acquistati da Maria Luigia d’Austria proprio per l’Orto Botanico, passando per storie, notizie e curiosità contenute nell’altrettanto nutrito universo digitale composto da QR-code e video.

Ricca e varia la provenienza dei materiali, che oltre a prestatori locali ha coinvolto strutture estere (Real Jardin Botanico di Madrid) e di prim’ordine in Italia (Orti Botanici di Padova, Bologna, Pavia, Erbario Centrale Italiano di Firenze, tra gli altri). Al centro del percorso espositivo, tuttavia, vi è la raffigurazione scientifica delle piante e la sua trasformazione di stile, di percezione, di obiettivi: un percorso che usa la leva della bellezza per mostrare quanto sia cambiato nei secoli il nostro modo di guardare le piante e, con esso, la nostra opinione su di esse.

Immagini della mostra

Opere esposte

Orari e biglietti

Indirizzo

Piazza Giuseppe Garibaldi, 19
43121 Parma

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