L’Area archeologica di Cosa, posta sul promontorio di Ansedonia in una zona di straordinario valore paesaggistico, comprende i resti della colonia fondata dai Romani nel 273 a.C., difesa da mura ciclopiche provviste di porte imponenti, per tenere sotto controllo il territorio appena sottratto agli Etruschi del territorio di Vulci. La porta Fiorentina è oggi l’ingresso al sito e al piccolo museo che raccoglie i numerosi materiali archeologici rinvenuti nell’area: le decorazioni fittili dei templi dell’arce, le sculture marmoree, i reperti ceramici, i vetri e gli oggetti in metallo e in avorio provenienti dalle abitazioni, dal porto e dalle necropoli della città antica.L’itinerario di visita dell’area archeologica si snoda tra abitazioni private, come la Casa dello Scheletro e la Casa di Diana, un imponente complesso termale e il foro. Da qui, percorrendo la via sacra si raggiunge l’arce, dove si trovano i templi principali della città e da dove si gode di una vista spettacolare sull’Argentario, i due tomboli della Giannella e della Feniglia e il centro storico di Orbetello.