Il Museo delle Navi Romane di Nemi, venne costruito tra il 1933 e il 1939 per ospitare due gigantesche navi appartenute all'imperatore Caligola (37-41 d.C.) recuperate nelle acque del lago tra il 1929 e il 1931. È stato quindi il primo Museo in Italia ad essere costruito in funzione del contenuto, due scafi dalle misure rispettivamente di m. 71,30 x 20 e m. 73 x 24, purtroppo distrutti durante un incendio nel 1944. Nel nuovo allestimento del Museo delle Navi Romane, l'ala sinistra è dedicata alle navi, delle quali sono esposti alcuni materiali sopravvissuti all'incendio, la ricostruzione del tetto con tegole di bronzo, due ancore, il rivestimento della ruota di prua, alcune attrezzature di bordo originali o ricostruite. Sono inoltre visibili due modelli delle navi di Caligola in scala e la ricostruzione a dimensioni reali di una parte della poppa della prima nave. L'ala destra è invece dedicata al popolamento del territorio albano in età repubblicana e imperiale, con particolare riguardo ai luoghi di culto; vi sono esposti materiali votivi provenienti da Velletri (S. Clemente), da Campoverde (Latina) da Genzano (stipe di Pantanacci) e dal Santuario di Diana a Nemi, oltre ai materiali provenienti dalla Collezione Ruspoli. All'interno di quest'ala del Museo è inoltre possibile ammirare un tratto dell'antica strada romana, il clivus Virbii, che da Ariccia conduceva al Santuario di Diana.