Dal 13 settembre al 3 novembre 2019
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La pittura è una poesia muta e la poesia è una pittura cieca, ha detto Leonardo Da Vinci.
È in questa sua idea che "Spolvero. Il Cenacolo rivelato" trova luogo: presenza e assenza, visibile ed invisibile, spolvero e rilievo.
Un sistema circolare che sottrae l’opera per poi restituirla attraverso la fruizione collettiva e multisensoriale.
Un’opera multisensoriale che ribalta la prospettiva del "Cenacolo", scambiando il ruolo tra chi vede e chi non vede.
Realizzato dall’artista Lucrezia Zaffarano, dal grafico Matteo Carbonara e dal film maker Andrea Sartori, il progetto è anche un omaggio a ciò che non si vede mai, ma esiste prima ancora dell’opera "visibile": spolvero è infatti il disegno preparatorio, quel "prima dell’opera" che è stato scelto per la correlazione con l’alfabeto braille. Lo spolvero è già l’immagine che non sarà mai visibile, quel "prima" sempre presente, una presenza assente.
L’installazione è tra i vincitori del concorso "Milano da Vinci", lanciato a dicembre 2018 con l’obiettivo di premiare le migliori idee di giovani creativi under 35 capaci di raccontare lo spirito innovatore di Leonardo da Vinci attraverso l’utilizzo dei nuovi media. Il team vincitore del concorso ha potuto avvalersi del prezioso supporto della Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti, partner del concorso, i cui docenti hanno accompagnato la trasformazione del progetto da idea artistica a installazione multimediale, esaltandone così le potenzialità espressive.
La mostra "Spolvero. Il Cenacolo" rivelato è realizzata da Fondazione Italiana Accenture, Fondazione Stelline e Comune di Milano.
Corso Magenta, 61, Milano, Italia
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