Cantami qualcosa pari alla vita, da un verso di Mario Luzi, è una galleria di ritratti di oltre 70 poeti del Novecento realizzati da importanti fotografi contemporanei, selezionati all’interno delle collezioni del Museo.

L’esposizione è il risultato di una approfondita ricerca d’archivio, alla luce del dialogo tra poesia e fotografia, tema che caratterizza tanto la mostra Scrittura obliqua quanto il festival Ubiqua (Villa Ghirlanda, 11-14 settembre 2025).

Si articola in due sezioni. Le 50 stampe originali coprono quasi un secolo – dal 1924, con il ritratto di Majakovskij, fino al 2015, con Giovanni Gastel – e includono figure quali Saba, Ungaretti, Montale, Quasimodo, Pasolini.

La videoproiezione propone un focus sulle immagini del fondo Agenzia Grazia Neri, realizzate tra gli anni settanta e gli anni novanta, in cui trovano spazio, tra gli altri, i volti di Giorgio Caproni, Franco Loi, Mario Luzi, Alda Merini, Amelia Rosselli.

Opere di Giovanna Borgese, Marcella Campagnano, Simone Casetta, Elisabetta Catalano, Attilio Del Comune, Mario Dondero, Dino Ignani, Giorgio Lotti, Paola Mattioli, Enzo Nocera, Federico Patellani, Mauro Raffini, Aleksandr Michajlovič Rodčenko

Immagini proiettate di Jerry Bauer, Jane Bown, Romano Cagnoni, Basso Cannarsa, Luca Carrà, Leonardo Cendamo, Michele Corleone, David Farrell, Mark Gerson, Giovanni Giovannetti, Roberto Grazioli, Grazia Ippolito, Uliano Lucas, Eamonn McCabe, Marcello Mencarini, Giancarlo Scalfati, Mark E. Smith, Peter Stark