Si deve alla perspicacia e alla passione per l’arte del parroco, don Crescenzio Massari, la formazione nel 1926 di quel primo nucleo di opere, recuperate dai vari depositi della chiesa, che costituiranno il punto di partenza per il futuro Museo dell’Arte Sacra della Val d’Arbia di Buonconvento.
Il museo, che ha sede nel palazzo Ricci Socini, ospita una collezione che comprende preziose opere d’arte sacra (dipinti, sculture, oreficerie tessili) provenienti dal territorio della Val d’Arbia, a testimonianza dello svolgersi della cultura figurativa senese dal XIII al XIX secolo coi suoi maggiori protagonisti.
Come tanti altri musei della provincia di Siena, anche questo di Buonconvento si rivela una vera e propria miniera di capolavori, piccoli e grandi, che catturano lo sguardo anche del visitatore meno esperto, emozionandolo per la brillantezza dei colori, la lucentezza degli ori, l’intensità emotiva delle figure.
Nelle prime sale sono raccolti dipinti del Duecento e del Trecento con artisti del calibro di Duccio di Buoninsegna e la sua grande Madonna col Bambino, ma anche Pietro Lorenzetti, Luca di Tommé ed Andrea di Bartolo con una raffinata Annunciazione.