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conclusa FLATFORM

La mostra

Prosegue la partecipazione della GAMeC ad Artists' Film International, il prestigioso network dedicato alla videoarte che dal 2008 coinvolge alcune tra le più importanti istituzioni d'arte contemporanea internazionali e artisti provenienti da tutto il mondo.  Come di consueto, ciascuna istituzione è stata invitata a segnalare un artista del proprio Paesee a presentare il suo lavoro attraverso un'opera video in relazione alla tematica proposta, che per questa edizione – che vede proseguire il format ibrido adottato lo scorso anno, sia online che in presenza – è il "Clima".


Le curatrici Sara Fumagalli e Valentina Gervasoni hanno selezionato per la GAMeC l'artista collettivo Flatform con l'opera Quello che verrà è solo una promessa (That which is to come is just a promise) (2019), che sarà presentata al pubblico dal 14 ottobre 2022 all'8 gennaio 2023, e online sul sito del museo durante la prima settimana di programmazione. La promessa suggerita dal titolo del cortometraggio è quella innescata dal passaggio dallo stato di attesa a quello di sorpresa, ovvero la possibilità o meno che situazioni che nel presente si mostrano solo per lacerti, bagliori oppure assenze, si compiano. E quella promessa è anche riferita alla probabile sparizione di Tuvalu, microscopico Stato in mezzo all'Oceano Pacifico, a causa del cambiamento climatico. Una promessa che è in realtà una minaccia di impotenza, indecisione e inquietudine.


Il film è girato a Funafuti, un atollo dell'arcipelago di Tuvalu dove da qualche anno per effetto del surriscaldamento del mare l'acqua salata risale dal sottosuolo, affiora attraverso le porosità dei terreni e li allaga mettendo a rischio il futuro della vita sull'isola. In un lungo piano sequenza si avvicendano fluidamente lo stato di siccità e quello di allagamento, senza interruzioni. I luoghi e le azioni dei suoi abitanti mettono a dimora le due situazioni ricorrenti dell'isola: la sospensione data dal ripetuto stato di passaggio fra solido e liquido, fra secco e inondato, e l'incertezza da viversi nell'attesa della prossima modifica, che costringono l'uomo a riflettere sulla sua condizione, e a rimetterla costantemente in discussione, come unica possibilità di adattarsi al mondo. Congiuntamente a Quello che verrà è solo una promessa (That which is to come is just a promise) saranno presentati in museo anche precedenti lavori di Flatform – Quantum (2015) e Movimenti di un tempo impossibile (2011) – che ben ne raccontano la poetica, ovvero la volontà di creare realtà con nuovi piani temporali e spaziali, interrompendo continuamente i normali processi che dalle cause conducono agli effetti.

Opere esposte

Orari e biglietti

Indirizzo

Via San Tomaso, 53
24121 Bergamo

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