Continuando, accetti i Termini e Condizioni e T&C Fundraising , confermi di aver letto la normativa sulla Privacy e sull'uso dei Cookie e crei il tuo account.
Continuando, accetti i Termini e Condizioni e T&C Fundraising , confermi di aver letto la normativa sulla Privacy e sull'uso dei Cookie e crei il tuo account.
Non hai ancora un account? Registrati subito!
Il sito internet artsupp.com è una piattaforma multilingue dedicata alla promozione delle Istituzioni culturali. I contenuti del Sito e i diritti ad essi correlati sono riservati, pertanto possono essere consultati esclusivamente per finalità d'informazione personale, essendo espressamente vietato ogni diverso utilizzo senza il preventivo consenso scritto di artsupp.com. La società Restart S.r.l., con sede in Roma in viale Angelico n.101, iscritta al Registro delle Imprese al n RM - 1450606, codice fiscale e partita IVA n. 13481941006, è titolare della piattaforma di denominata Artsupp - raggiungibile all'indirizzo web "https://www.artsupp.com". Il presente regolamento contiene le norme che disciplinano i rapporti tra Restart S.r.l. i propri Partner e gli utenti sostenitori della Piattaforma. L’erogazione di servizi di Restart s.r.l. tramite la piattaforma Artsupp in favore del Partner che voglia proporre una raccolta fondi (di seguito: Partner) è sottoposta ai seguenti termini e condizioni.
Effettuata la registrazione e completato il profilo in tutte le sue sezioni, il Partner può utilizzare il Sito per pubblicare il proprio progetto di raccolta fondi, secondo le modalità descritte in seguito.
Il Partner si impegna a custodire le credenziali di accesso e a predisporre backup di tutti i contenuti caricati. Per questa ragione, il Partner esonera Artsupp da ogni responsabilità al riguardo. Artsupp è autorizzata a conservare i log di navigazione conformemente alla propria Privacy Policy vigente e a sospendere l’account in caso di abuso delle pagine.
Durante la fase di raccolta fondi, il Partner entrerà in possesso di informazioni quali nome, cognome, indirizzo e-mail, di ogni singolo Sostenitore. Il Partner, accettando le presenti Condizioni d’utilizzo, manleva Restart s.r.l., in qualità di soggetto detentore e gestore della piattaforma artsupp.com, da qualsiasi violazione, ovvero utilizzo improprio, di tali dati e informazioni, ovvero laddove gli stessi vengano utilizzati per finalità estranee e/o illecite rispetto ai “Termini e Condizioni” e ai “Termini e Condizioni Fundraising”, assumendosi la totale responsabilità in sede civile e penale derivante da usi illeciti ed impropri di tali informazioni.
Il Partner è il solo responsabile del progetto, dei file, delle immagini e dei contenuti pubblicati e della sua realizzazione ed esonera espressamente Artsupp da ogni responsabilità in relazione alla legittimità, correttezza, economicità, convenienza ed esecuzione del Progetto stesso e di tale circostanza sarà data evidenza sul sito mediante l'apposita dicitura. Il Partner si impegna ad inviare ad Artsupp file, immagini e/o video di cui sia titolare dei relativi diritti di utilizzazione manlevando Artsupp da qualsiasi pretesa di terzi riguardo l'utilizzo ed il contenuto di detti file, immagini e/o video. Il partner si impegna altresì ad inviare file, immagini e/o video privi di virus, e comunque non tali da compromettere in alcuna misura l'hardware o il software del portale o di chi li visualizzi o scarichi.
Per "progetto" si intende qualsiasi attività che ha come obiettivo la valorizzazione e/o il miglioramento dell’offerta culturale e dei servizi offerti al pubblico dall’Istituzione. E’ ammissibile qualsiasi attività che incida positivamente sull’offerta culturale:
A titolo non esaustivo riportiamo alcune categorie di progetto ammesso dalla Piattaforma:
In ogni caso, Artsupp si riserva di rifiutare la pubblicazione del Progetto o di sospendere la campagna, in ogni caso in cui i prodotti o i servizi offerti dal Partner non siano compatibili con l’immagine o con la reputazione e l’etica di Artsupp.
Il Partner solleva Restart S.r.l. da ogni responsabilità sul progetto sia nella fase progettuale che in fase realizzativa, impegnandosi a rispettare quanto riportato nella descrizione del progetto per quanto riguarda obiettivi e tempistiche garantendo altresì a Restart S.r.l. ed agli utenti sostenitori che quanto dichiarato corrisponde a verità ed in particolare che il progetto sia stato redatto da soggetti specializzati.
Il Partner può scegliere tra i seguenti modelli di raccolta fondi:
Raccolta fondi senza un obiettivo economico minimo e limite temporale definito.
Il Partner ha diritto al versamento delle somme raccolte, al netto delle Commissioni di pagamento di seguito precisate e di una commissione in favore di Artsupp pari al 5% inclusa IVA di ciascun versamento.
TIl Sostenitore provvede ad erogare il finanziamento mediante i servizi di pagamento offerti e gestiti interamente da STRIPE Inc. (o altro eventuale gestore di servizi di pagamento discrezionalmente individuato da Artsupp), tramite le proprie piattaforme, che costituiscono standard di mercato. In proposito, quindi, il Partner esonera Artsupp da ogni responsabilità al riguardo. A fronte di ciascun versamento erogato, STRIPE Inc. trattiene una commissione per la gestione del servizio di pagamento (sopra indicata come Commissione di pagamento), conformemente alle proprie policy e alle proprie condizioni contrattuali. Pertanto il Partner riceve le somme erogate dai sostenitori al netto di detta commissione. I costi del sistema di pagamento vengono stabiliti esclusivamente dal gestore e, utilizzando carte di credito e conti correnti che si trovino all’interno dell’area Euro, sono generalmente i seguenti:
(area Euro): 1,4% + 0,25€ per ogni donazione ricevuta
(area non Euro): 2,9% + 0,25€ per ogni donazione ricevuta
Per ulteriori dettagli visionare: https://stripe.com/it/pricing
Restart s.r.l, attraverso la piattaforma artsupp.com, non è in alcun caso responsabile dei costi di transazione applicati dai gestori del sistema di pagamento, né delle possibili variazioni che tali costi potrebbero subire nel tempo, limitando la sua azione al fornire adeguate informazioni agli utenti della piattaforma in merito a tali possibili variazioni.
Inoltre, nei casi in cui il servizio di Artsupp è soggetto ad un corrispettivo, STRIPE Inc. provvede a trattenere anche detto importo su ciascun versamento effettuato dai Sostenitori, e provvede a stornarlo in favore di Artsupp. In tal caso, quindi, il Partner riceve le somme erogate dai sostenitori al netto della Commissione di pagamento e della commissione dovuta a Artsupp:
- Fee Artsupp progetti modalità “Fundraising”: 5% iva inclusa;
Le commissioni sono dovute ad ogni donazione. Sia STRIPE che Artsupp emetteranno i dovuti documenti contabili relativi agli incassi ed intestati al beneficiario del servizio, come previsto dalla legge.
Ogni adempimento contabile, fiscale e amministrativo inerente le sottoscrizioni ricevute è di esclusiva competenza e responsabilità del Partner, che pertanto provvederà tempestivamente a fatturazioni, dichiarazioni, certificazioni e quant’altro previsto dalla normativa vigente.
Artsupp si riserva il diritto di modificare, senza preavviso, layout, grafica, dimensioni, colori del Sito e delle pagine nelle quali viene presentato il Progetto. Si riserva inoltre di inserire, aggiungere, modificare e comunque gestire del tutto liberamente gli spazi di dette pagine, aggiungendo, levando, sovrapponendo informazioni, comunicazioni, pubblicità, immagini, banner e comunque qualsiasi contenuto ritenesse opportuno. Artsupp si obbliga ad inserzionare sul proprio sito web il Progetto in condizioni di parità di trattamento con gli altri progetti che acquistino la stessa classe e tipologia di servizi.
Il Partner rimane proprietario esclusivo di quanto pubblicato sulla piattaforma nella sua sezione di riferimento. Artsupp potrà utilizzare con i mezzi a sua disposizione, online ed offline, le informazioni, i contenuti diffusi ed i dati relativi a tutto ciò che verrà pubblicato su www.artsupp.com al fine di promuovere e pubblicizzare la piattaforma ed i Partner. Il presente contratto è sottoposto alla giurisdizione Italiana e, in caso di controversie, il foro competente è quello di Roma. Roma, Febbraio 2022
Il sito internet artsupp.com è una piattaforma multilingue dedicata alla promozione delle Istituzioni culturali italiane. I contenuti del Sito e i diritti ad essi correlati sono riservati, pertanto possono essere consultati esclusivamente per finalità d'informazione personale, essendo espressamente vietato ogni diverso utilizzo senza il preventivo consenso scritto di artsupp.com. La società Restart S.r.l., con sede in Roma in viale Angelico n.101, iscritta al Registro delle Imprese al n RM - 1450606, codice fiscale e partita IVA n. 13481941006, è titolare della piattaforma di denominata Artsupp - raggiungibile all'indirizzo web 'http://www.artsupp.com'. Il presente regolamento contiene le norme che disciplinano i rapporti Restart S.r.l. i Visitatori, Utenti e Partner della Piattaforma.
Visitatore Artsupp: Per Visitatore si intende colui il quale naviga liberamente nelle varie aree della piattaforma Artsupp.
Utente Artsupp: Per Utente si intende colui il quale si iscrive liberamente alla piattaforma Artsupp.
Partner Artsupp: Per Partner si intende qualsiasi Istituzione Culturale che possiede i requisiti necessari per essere definito tale e di cui viene verificata l’identità al momento dell’adesione alla Piattaforma Artsupp.
Un Visitatore Artsupp diventa Utente inserendo nell’apposito form di registrazione i dati personali richiesti (nome utente /email/password), o accedendo tramite il proprio account facebook. L’utente promette inoltre di fornire ad Artsupp informazioni di registrazione vere, accurate e complete, e accetta di mantenerle sempre in tale stato. Ogni Utente è responsabile del proprio account e di tutte le attività che svolge su di esso, s'impegna a custodire le credenziali di accesso ed esonera Artsupp da ogni responsabilità al riguardo.
Essere Partner sulla piattaforma Artsupp è possibile a qualsiasi istituzione permanente e/o temporanea che, in coerenza con la propria identità, cura e gestisce il patrimonio artistico culturale destinato alla universale ed utile fruizione espletando un servizio al pubblico. Artsupp si riserva comunque il diritto di valutare l’idoneità delle richieste pervenute.
Diventare Partner è possibile a tutti coloro i quali rientrano nelle caratteristiche di cui sopra fornendo alla piattaforma Artsupp le informazioni necessarie a verificarne l’identità. E’ richiesto inoltre l’invio dei seguenti contenuti necessari per la creazione delle relative pagine:
1. Nome Istituzionale;
2. Descrizione dell’ Istituzione;
3. Localizzazione;
4. Orari di Apertura al pubblico;
5. Sito web Istituzionale;
6. Avatar;
7. Immagine o Video di Copertina;
8. Immagini rappresentative degli spazi;
9. Immagini della collezione;
10. Didascalie opere della collezione(autore, titolo, data, tecnica);
11. Comunicato stampa e locandine delle mostre in corso e future.
Tutte le informazioni relative al profilo devono essere accurate, complete e veritiere. Completata questa procedura Artsupp si prenderà il tempo necessario per verificare la conformità delle informazioni inoltrate e rendere pubblico e attivo online lo spazio riservato al Partner.
Ogni Partner potrà avere visibili le seguenti pagine:
Info: Sezione finalizzata alla valorizzazione degli spazi dell’Istituzione. Sarà presente una breve descrizione dell’Istituzione accompagnata da immagini dei suoi spazi e informazioni riguardo i giorni e gli orari di apertura al pubblico, sarà presente inoltre il link al sito ufficiale dell’Istituzione.
Calendario Eventi: Sezione dedicata alla condivisione della programmazione culturale e degli eventi temporanei organizzati dal Partner.
Collezione: Panoramica delle opere presenti nella collezione. Nel caso in cui il Partner non disponga di una collezione permanente sarà possibile pubblicare immagini delle opere esposte temporaneamente.
I contenuti pubblicati sul Profilo sono pubblici e visibili online. Il Partner si impegna ad inviare ad Artsupp file, immagini e/o video di cui sia titolare dei relativi diritti di utilizzazione manlevando Artsupp da qualsiasi pretesa di terzi riguardo l'utilizzo ed il contenuto di detti file, immagini e/o video. Il partner si impegna altresì ad inviare file, immagini e/o video privi di virus, e comunque non tali da compromettere in alcuna misura l'hardware o il software del portale o di chi li visualizzi o scarichi.
Artsupp offre ai propri Partner uno spazio web gratuito studiato in modo specifico per potenziare l’interazione con il pubblico dell’arte e delle istituzioni culturali. Tutti gli strumenti della Piattaforma finalizzati alla comunicazione ed al marketing sono gestiti in autonomia da Artsupp a seconda delle proprie esigenze e finalità. Artsupp offre ai singoli Partner visibilità sulla piattaforma impegnandosi a comunicare ai propri Utenti con i mezzi a sua disposizione e che ritiene più opportuni le attività e i contenuti dei singoli Partner. Artsupp non assicura che i contenuti dei singoli Partner abbiano un’equivalente visibilità nei confronti dei propri utenti. Non è in potere di Artsupp verificare aprioristicamente i possibili risultati della ricerca effettuata, l'ordine delle pagine od il relativo contenuto. Artsupp non si riterrà, pertanto, responsabile nei confronti degli utenti o di terzi soggetti per quanto dovesse emergere dalle ricerche effettuate. Il Partner rimane proprietario esclusivo di quanto pubblicato sulla piattaforma nella sua sezione di riferimento. Artsupp potrà utilizzare con i mezzi a sua disposizione, online ed offline, le informazioni, i contenuti diffusi ed i dati relativi a tutto ciò che verrà pubblicato su www.artsupp.com al fine di promuovere e pubblicizzare la piattaforma ed i Partner. Per tutelare i diritti di immagine dei singoli Partner Artsupp non renderà possibile i download dei contenuti presenti nella piattaforma. Le informazioni contenute nel Sito sono fornite secondo buona fede della loro accuratezza e veridicità. Artsupp, pur ponendo la massima cura nella tenuta del Sito e considerando affidabili i suoi contenuti, declina ogni responsabilità in merito agli eventuali danni diretti o indiretti che possano derivare da possibili errori o imprecisioni dei contenuti, ovvero dal mancato aggiornamento delle informazioni, soprattutto laddove i contenuti informativi siano assunti dall'utente a fondamento di decisioni circa iniziative o attività di carattere economico o finanziario.
Artsupp si impegna affinché il suo sito risulti il più sicuro possibile. Non potendo garantire ciò, è necessario che gli Utenti contribuiscano a tutelare la sicurezza di Artsupp e che si impegnino a: non pubblicare comunicazioni commerciali non autorizzate (ad esempio spam) su Artsupp.com; non raccogliere contenuti o informazioni degli utenti, né accedere in altro modo a Artsupp usando strumenti automatizzati (come bot di raccolta, robot, spider o scraper) senza previa autorizzazione da parte nostra; non caricare virus o altri codici dannosi; non cercare di ottenere informazioni di accesso o di accedere agli account di altri utenti; non denigrare, intimidire o infastidire altri utenti; non usare Artsupp per scopi illegali, ingannevoli, malevoli o discriminatori; non intraprendere azioni che possano impedire, sovraccaricare o compromettere il corretto funzionamento o l'aspetto di Artsupp, ad esempio un attacco di negazione del servizio o altre azioni di disturbo che interferiscano con il rendering delle pagine o con altre funzioni di Artsupp; non favorire o incoraggiare l'inottemperanza della presente Dichiarazione o delle nostre normative. Artsupp si riserva il diritto di eliminare gli Account degli utenti che non rispettino le condizioni di cui sopra.
Il Sito contiene link di collegamento a siti di terzi. L'esistenza di detti link non implica che Artsupp.com sponsorizzi o sia affiliata con i soggetti titolari di tali siti di collegamento. Artsupp.com declina quindi ogni responsabilità in relazione al collegamento e ai contenuti dei siti collegati al Sito e avvisa gli utenti che, chi decide di visitare un sito collegato lo fa in totale autonomia, assumendosi quindi l'onere di adottare ogni cautela contro virus o altri elementi distruttivi. Artsupp.com non avalla nè si ritiene responsabile del contenuto di tali altri siti.
Tutto il materiale pubblicato è coperto da diritto d'autore di Artsupp.com e/o di terzi. A tale proposito, facciamo presente che la Legge sul Diritto d'Autore non consente la riproduzione non autorizzata e la messa a disposizione del pubblico (anche attraverso condivisione di file o file-sharing) di opere protette dal diritto d'autore. É vietato, pertanto, immettere in rete e scambiare copie di opere protette senza l'autorizzazione degli autori. A chi contravviene il divieto si applicano le sanzioni penali previste dalla suddetta legge. Chiunque violi tali diritti sarà perseguito ai sensi di legge. Allo stesso modo, nell'eventualità in cui un utente ritenesse di vantare un diritto d'autore sullo stesso, avrà l'onere di denunciarlo immediatamente ad Artsupp.com che ne verificherà il merito. Il presente contratto è sottoposto alla giurisdizione Italiana e, in caso di controversie, il foro competente è quello di Roma. Roma, Febbraio 2018
Augusta, Baviera, Germania chiuso visita il museoarrow_right_alt
"Non ho mai visto René Magritte.
Forse mi sbaglio, ma ho sempre avuto l'impressione che per ridere dovesse scendere in cantina. Soffriva di una grande solitudine, o di freddezza interiore? Nemmeno io sono il più socievole, ma nel suo essere e nei suoi quadri vedo qualcosa di repellente, o almeno di estraneo a me. Per essere più chiari: percepisco l'elegante, tragica impotenza del suo ateismo. Forse (e dico "forse" solo perché non voglio pretendere di esprimere un giudizio netto) ha fatto il meglio che il "Surrealismo Classico" dell'epoca potesse realizzare. I suoi deragliamenti, penso soprattutto (ma non solo) alla sua "fase impressionista", mostrano la tragedia di chi non percorre mai un sentiero e si perde necessariamente nel processo. Ma gli artisti hanno il diritto di essere giudicati per il loro miglior lavoro. Chiunque voglia dipingere e, logicamente, non può ancora, è affascinato dai modelli di ruolo e cercherà di imitarli. Ma non dovrebbe identificarsi con il rispettivo modello di ruolo bensì presto prendere altre strade, perché ognuno ha la sua vita interiore, il suo al di là, e solo quello gli appartiene. Nessun surrealista può copiare da un altro. Ciò che dipinge diventa necessariamente qualcosa di precedentemente sconosciuto, anche incomprensibile. Se questo dovrebbe essere chiamato "surrealismo" o meno è irrilevante. Mi chiedi fino a che punto René Magritte mi ha influenzato nel mio lavoro. Beh, ho guardato le sue foto e ci ho pensato. Alcune volte ho deliberatamente citato motivi da lui o li ho ulteriormente sviluppati. Ho fatto qualcosa del genere con Michelangelo e Tiziano, per ammirazione, per così dire. E forse qualcosa mi è scivolato dentro per pigrizia o per inconscio.
Ma non tutte le mele vengono rubate da qualche parte".
Testo di Wolfang Lettl
Nel suo discorso all'inaugurazione della mostra: "Essere umani - un tentativo" il 15 dicembre 2006, Wolfgang Lettl ha fatto le seguenti osservazioni sull'immagine: "Eppure lei non va via":
Non aspettarti che ti dica molto sulla Marchesa de la Solana di Goya. L'ho copiato perché mi piaceva tanto.
Posso farlo.
Poi l'ho liberata dal suo sfondo marrone del ritratto, l'ho portata un po' fuori dal centro dell'immagine e l'ho collocata in un paesaggio aperto. No, non un bel paesaggio da sud, ma piuttosto un pezzo di pianura padana con brutte architetture industriali e, in contrasto con il fiero spagnolo, tre arroganti teste cave in un'impossibile macchina volante.
Tuttavia, con scarpe appena lucidate.
Labirinto (testo: Wolfgang Lettl)
Nella mia immaginazione, un labirinto è una struttura così complessa e intricata che una volta entrati, difficilmente si riesce a ritrovare la via, se non con il filo di Arianna. Perdersi in un tale labirinto è una delle esperienze fondamentali dell'uomo moderno. Il surrealismo nel suo insieme può essere descritto come labirintico: molti enigmi, molte domande, nessuna risposta, nessuna via d'uscita. Volevo affrontare l'argomento a testa alta: dipingere un labirinto. Ma senza alcun edificio antico o nessun giardino giocoso rococò; più simile invece a un armadio a specchio, ma non riuscivo a trovare un modo per rappresentarlo in modo convincente. Mi sono rifugiato in una costruzione chiara ma irreale, aperta per poter guardare dentro, ma senza uscita, dove neanche il filo d'Arianna può aiutare. Forse riesci a immaginarti qualcosa di simile, grazie ai tuoi sogni? Con Kafka divenne "Il processo".
Wolfgang Lettl dipinse il quadro “L'Urlo” nel giugno del 1989, nella sua seconda casa in Puglia. Si tratta di un ulteriore sviluppo dell'immagine "Prometeo" della "Serie grigia".
Prima di tutto, colpisce il torso massiccio color argilla, con le mani goffe protese verso l'alto per chiedere aiuto e l'espressione facciale contorta dal dolore. Si è spaccato nella zona del torace e ne è volato fuori un uccello bianco. Le tre sbarre all'interno del busto danno ancora l'impressione di una gabbia o di essere rinchiuso.
Il torso maschile è sulla riva di uno specchio d'acqua, sul quale sono presenti diverse barche, ciascuna con una figura dentro. Le persone inginocchiate o sedute nelle barche hanno gli occhi bendati con dei teli neri e sono intente a calmarsi con la superficie dell'acqua. C'è un'atmosfera minacciosa e oscura nel cielo.
Questo per quanto riguarda la descrizione dell'immagine.
Sullo sfondo della storia contemporanea, questo quadro può essere visto come un'inversione di tendenza, la rivoluzione pacifica e la fine della DDR.
Il busto è diventato fragile dall'interno verso l'esterno a causa delle persone che desideravano la libertà. Con il taglio simbolico del recinto di filo spinato ungherese da parte del ministro degli Esteri ungherese Gyula Horn e del suo omologo austriaco Alois Mock il 27 giugno, il muro è diventato improvvisamente permeabile. All'inizio di luglio c'è stato un massiccio movimento in uscita di cittadini dalla DDR attraverso l'Ungheria e la Cecoslovacchia.
Quanto fosse cieca la dirigenza del SED alla realtà e come cercasse di non lasciare che le onde battessero troppo in alto sarà più evidente il 7 ottobre 1989, nel "Giorno della Repubblica" in occasione della celebrazione del 40° anniversario della fondazione della DDR.
Erich Honecker ha organizzato per l'ultima volta a Berlino i consueti giubilei e feste popolari, ma i cittadini non si identificavano più con l'ideologia del partito. Numerose sono state le contro-manifestazioni che si è cercato di reprimere con la forza.
Le ultime sbarre finalmente si ruppero il 9 novembre 1989, quando cadde il muro di Berlino.
"Invito al golpe", completato nel 1981, è probabilmente uno dei dipinti più confusionari di Wolfgang Lettl.
Tutto diventa ancora più surreale leggendo l'articolo di giornale dalle tinte surrealistiche che il dottor Giacomino Vascello, ispirato dal dipinto, riportò a un quotidiano italiano. Di seguito un breve riassunto dell'articolo:
"INCREDIBILE: Un foggiano ha dato il suo contributo alla caduta del muro di Berlino.
Il Dott. Vascello di Foggia e Wolfgang Lettl, Professore all'Accademia di Belle Arti di Monaco, sono buoni amici da molti anni, si incontrano davanti al vino, al buon cibo e alla musica classica per parlare del mondo dell'arte, del diritto e di etica. Wolfgang Lettl ha utilizzato la figura del Dr. Vascello per il suo dipinto "Invito al golpe".
Passano alcuni anni e accade qualcosa di straordinario: in Germania, dove le campagne elettorali si basano molto più su manifesti e cartoline che in Italia, un inspiegabile capriccio del destino fa sì che questo dipinto venga scelto per la Campagna per l'unificazione delle due Germanie.
Da quel momento tutte le pareti della Germania sono tappezzate di questa immagine, e centinaia di milioni di riproduzioni di cartoline passano per le mani di milioni di tedeschi. Sia per scherzo che per coincidenza, il dottor Vascello divenne così il simbolo dello spirito della nazione tedesca.
Tutto questo è nato senza dubbio tra un bicchiere di vino, la musica di Mozart e una scodella di spaghetti fumanti ma soprattutto, ovviamente, durante le discussioni sull'etica dello Stato.
Con i suoi occhi d'artista il pittore tedesco ha visto nell'oscuro funzionario del Sud Italia il vero spirito dello Stato e volle trasmettere ai suoi compatrioti e ai suoi discendenti il frutto della sua scoperta.
E così un foggiano è divenuto parte indelebile di uno dei momenti più drammatici della storia recente.
La "Venere Sipontina" è una delle 26 immagini della "Serie Grigia" (1985-88) di Wolfgang Lettl
Il tema del dipinto è rispettivamente riportato attraverso una targhetta sulla cornice. Sul retro è attaccata un'immagine, presumibilmente dipinta su carta. Ci sono oggetti sul telaio.
In diverse varianti di questa serie viene impiegato sperimentalmente un classico elemento dello stile del Surrealismo: Dipingi cose che non si incastrano in uno spazio irreale e ne risulteranno composizioni sorprendenti, più o meno significative.
In questa immagine, Wolfgang Lettl usa un nudo di sua moglie e amante Franziska, che ha dipinto in stile impressionista come l'immagine di uno sfondo.
A riguardo ha pensato: “Tua moglie come modella è il caso ideale, è sempre disponibile e se manca ancora qualcosa in un quadro, la si può far sdraiare, sta sempre bene. Col passare del tempo la conosci a memoria, poi non avrai più bisogno di un modello, o solo molto raramente di un dettaglio. Anche le mollette sono sempre a mia disposizione, anche se sono meravigliosamente colorate e giacciono così meravigliosamente ferme, che non possono competere con la mia Venere".
Negli. ultimi 10 anni della sua vita, Wolfang Lettl ha collaborato intensamente con suo figlio, Florian. Ciò ha reso possibile la creazione di oltre 100 dipinti surreali tra il 1998 e il 2007, nonostante una grave malattia e il declino delle capacità fisiche e mentali. Per quanto riguarda l'ultimo dipinto qui mostrato, Florian Lettl non solo ha collaborato intensamente allo sviluppo del tema, ma ha anche terminato il dipinto per renderlo disponibile all'esposizione. Dopo che Wolfgang Lettl perse le forze e si rese conto che non poteva più dipingere, decise di morire. È morto il 10 febbraio 2008 tra le braccia del figlio Florian, circondato dai suoi dipinti.
Da un lato, questo dipinto finale mostra il direttore d'orchestra e la sua orchestra in un movimento ascendente. L'arte viene dall'inconscio, è nascosta, in questa pittura nelle profondità dell'acqua. È l'atto creativo dell'artista che lo eleva alla luce del giorno e lo rende visibile.
In contrasto con il direttore vestito di nero che si protende con entrambe le braccia, con la bacchetta che sottolinea il movimento verso l'alto, la scultura in marmo bianco di San Bruno di René-Michel Slodtz, detto Michel-Ange Slodtz (1705-1764), è già in piedi sul suo piedistallo. La scultura è stata realizzata nel 1744 per la Basilica di San Pietro a Roma.
Una mano del Santo fa un gesto di rifiuto, l'altra è rivolta verso il basso. Per ragioni compositive, nel dipinto mancano sia il putto che vuole presentare le insegne vescovili al Santo, sia gli attributi del Santo (teschio, catena e libro) ai quali la mano sta indicando.
I gesti del dipinto si riferiscono dunque al direttore d'orchestra e alla sua opera; ammoniscono l'artista alla modestia e gli ricordano con discrezione la sua caducità.
Quando Wolfgang Lettl, nel 1972, rispose ad una piccola inserzione sulla Süddeutsche Zeitung in cui veniva messo in vendita un terreno edificabile nei dintorni di Manfredonia, non s'immaginava di certo che il periodo che avrebbe trascorso lì con sua moglie Francesca dal 1973 al 2005, sarebbe diventato per lui uno dei più felici della sua vita.
Qui sono nati negli anni 1975-1995 non soltanto i dipinti impressionistici, ma, a partire dal 1986 anche molti dei suoi dipinti surrealistici.
Wolfgang Lettl: "Comprammo un terreno a Siponto, nel golfo di Manfredonia, direttamente sul mare, perché secondo il mio vecchio atlante geografico lì piove meno che altrove, e vi costruimmo una casa. C'era un sacco di lavoro da fare in giardino, in quanto, in un primo momento, c'erano solamente cardi e altre cose spinose. Nella casa le pareti erano ancora vuote. Allora presi il mio cavalletto portatile e mi misi fuori, a dipingere il paesaggio: case, alberi, monti, nuvole, navi e il mare. Farlo diverte e fa stancare veramente."
La scultura rappresenta due persone, ognuna con la sua sfera pesante, da portare all'insù. Sembrano essere due Sisifo. Il mito di Sisifo racconta che per punire la sagacia dell'uomo che aveva osato sfidare gli dei, Zeus decise che Sisifo avrebbe dovuto spingere un masso dalla base alla cima di un monte. Tuttavia, ogni volta che Sisifo raggiungeva la cima, il masso rotolava nuovamente alla base del monte e ogni volta, e per l'eternità, Sisifo avrebbe dovuto ricominciare da capo la sua scalata senza mai riuscirci.
Albert Camus, nel suo saggio Il mito di Sisifo del 1942, vide in Sisifo la personificazione dell'assurdità della vita umana, che lascerebbe come soluzione il suicidio, anche se quello "fisico" non risolve il problema del senso; ma Camus conclude i suoi pensieri filosofici affermando: "Bisogna immaginare Sisifo felice e libero durante la scalata del peso che rotola verso il basso.” Qui nella scultura il Sisifo è raddoppiato, ma non arriveranno mai alla cima in quanto i due personaggi si intralciano a vicenda. Ma l´assurdo è che non riescono a capire il motivo che impedisce loro di andare avanti. Noi che possiamo vedere la situazione da lontano, in modo obiettivo, sappiamo che se si piega la testa sotto il pesante carico non si riesce a vedere cosa fa l’altro, in quanto lo sguardo è indirizzato soltanto verso i propri piedi e si sente soltanto che niente va avanti. Ma noi che siamo amati da un Dio e non condannati a fare questo impegno come Sisifo. La sfera è il simbolo di questa nostra missione terrena, è il peso che sosteniamo quotidianamente con la nostra capacità e con la nostra volontà, questo è importante per noi, per la nostra vita, per la nostra missione. Lavoriamo sostenendo questa sfera ogni giorno, nella vita privata così come nella vita politica. Ma se le sfere diventano fardelli, pesi, come apparirebbe in questa scultura, che ci impediscono di vedere uno l'altro e non ci consentono di arrivare alla cima, per poi essere felici e liberi durante la scalata del peso che rotola verso il basso, bisogna ripensare la nostra missione, rettificare le nostre dottrine, superare il nostro egoismo. Dobbiamo mettere a parte le sfere per dare al nostro dirimpettaio una mano, per aiutarci a vicenda per arrivare insieme alla meta e non per frapporre ostacoli e impedimenti l'un l'altro.
Altre opere esposte
Con l’Artsupp Card puoi accedere per la prima volta a sconti e ingressi ridotti nei musei di tutta Italia.
Scopri di piùArtsupp è il portale dei musei con cui è facile scoprire arte, mostre e opere. Adesso anche i musei di Francia, Regno Unito, Olanda, Germania e Spagna possono condividere con gli utenti le loro attività.
chi siamo