Figura di primo piano per l’arte italiana della seconda metà dell’Ottocento, Vittore Grubicy de Dragon fu artista, mecenate e collezionista. Otto tele compongono il grande “Poema panteista” o “Poema invernale”, testimonianza della ricerca condotta da un pittore divisionista sugli effetti atmosferici nella pittura di paesaggio. Le opere sono disposte secondo l’allestimento prescritto dall’artista al momento della loro donazione al Comune di Milano.