L’opera rappresenta un canale veneziano dove i palazzi, il cielo, la vegetazione e l’acqua sono costituiti da numeri e da parole ebraiche corrispondenti tra loro. Il percorso è connesso strettamente al testo biblico attraverso differenti concetti a loro volta legati alla matematica e alla kabbalah: “Emet” ovvero la VERITA’ è il concetto principale nel testo pittorico dell’opera, ed è 441 eguale a “Teva sheni” = seconda natura, a “taam”= essere simile (affine) ed a “Lev avot” = il cuore dei padri (la tradizione ma anche la costruzione, ciò che i padri hanno edificato).