Dopo gli studi all’Accademia di Belle Arti di Napoli si trasferisce a Roma. L’artista rappresenta nella sua pittura l’essenza della natura, utilizzando elementi naturali (quali foglie, cortecce, ecc.) per produrre colori ed atmosfere particolari.
Nel 1954 Papa Pacelli (Pio XII) gli commissiona un ritratto che viene pubblicato sulla copertina della “Settimana Incom” e acquisito dai Musei Vaticani. Nel 1955 arriva a New York ricevuto dal magnate Rockfeller con tutti gli onori. Iniziano le prime collaborazioni con il mondo della moda, con il cinema e con il teatro e qui conosce Rothko, Pollock e il critico d’arte Giulio Carlo Argan. L’incontro con quest’ultimo è determinante per la sua formazione artistica. Tornato in Italia nel 1958 comincia il periodo della “detessitura” che, insieme all’unicità dei colori, fa di Emblema un grande sperimentatore. Costruisce da sé i propri telai, tesse e sfila la tela, la “detesse”, per poi dipingervi, come a voler far entrare la realtà nel quadro. Nel 1969 rifiuta la cattedra di pittura a Roma all’Accademia delle Belle Arti e, schivo da ogni carica pubblica, decide di ritirarsi a Terzigno dove muore nel 2006.
Titolo: Studi, trittico
Autore: Salvatore Emblema
Data: 1992
Tecnica: acrilico su tela
Esposto in: Fondazione Valenzi
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