Il dipinto funge da pala d’altare nella piccola cappella annessa alla Sala delle Udienze Private. L’ideazione dell’ambiente fu affidata da Carlo Alberto al pittore bolognese Pelagio Palagi (1775-1860), fra i principali protagonisti del primo Ottocento italiano. Chiamato nel 1832 e presto nominato “pittore preposto alla decorazione dei Reali Palazzi”, Palagi si dedicò nella residenza torinese soprattutto alla progettazione degli interni: come un designer di oggi ideò una notevole quantità di apparati decorativi e arredi, fra i quali lo stesso altare in legno dorato sul quale è collocata la Sacra Famiglia. La tela, datata 1845, è uno dei rari dipinti piemontesi eseguiti personalmente da Palagi – ormai settantenne – e rispecchia bene il gusto tipico del classicismo ottocentesco. L’eleganza della composizione, la pacata monumentalità delle figure, la luminosità delle tinte e il generale senso di quiete rimandano alla lezione di Raffaello, oltre che di altri artisti del passato, da Correggio ai classicisti bolognesi del Seicento.