Esposto in:
Piazzale della Pilotta, 15, Parma
Aperto adesso: dalle 10:30 alle 19:00
Profilo verificato
Il dipinto di Parmigianino ritrae una giovane dama in abiti cinquecenteschi di cui non si conosce l’identità e che per i riferimenti esotici dell’abbigliamento ricevette nel ‘700 l’appellativo di Schiava. La fanciulla dai capelli bruni e dai grandi occhi verdi è ritratta a mezza figura con indosso una veste di seta blu con maniche a sbuffo e sulle spalle porta un velo rigato in oro e arancio. In grembo ha lo zinale, un grembiule leggerissimo e ricamato. In testa ha un'acconciatura a forma di ciambella, la capigliara o balzo, costituita da una rete di fili d'oro, decorata, al centro, da un medaglione con un Pegaso alato, metafora d'iniziazione amorosa e poetica, o forse riferimento araldico alla famiglia di appartenenza. Si tratta di un copricapo di moda in area lombarda e padana nel Cinquecento, indossato anche da Isabella d'Este, signora di Mantova. Nell’anulare della mano sinistra indossa un anellino dorato, forse perché era una giovane sposa, mentre tiene un ventaglio di piume di struzzo legato con una catenella alla manica dell’abito. Il ritratto è tra i più affascinanti ed espressivi, oltre che dei più noti, dell'artista: la maliziosa sensualità del soggetto è esaltata dallo sguardo fisso verso l'osservatore, dal sorriso ambiguo e dalla sapienza compositiva dei ritmi curvilinei che ne incorniciano la figura. La posizione leggermente di sbieco dà un senso di tridimensionalità. Il quadro va collocato verso il 1532, negli stessi anni in cui Parmigianino era a Parma e studiava la decorazione per la Steccata, esempio ultimo delle sue ricerche tecniche. Per l’identificazione, ancora incerta, sono stati proposti i nomi di Giulia Gonzaga sposa di Vespasiano Colonna, o quella della poetessa di Parma Veronica Gambara, che il Parmigianino conobbe personalmente. Il dipinto che si trovava nella collezione del cardinale Leopoldo de' Medici, passò nel 1675 agli Uffizi, lasciata in eredità alla Guardaroba medicea. Nel 1928 fu data alla Galleria di Parma in cambio di due tavole duecentesche della collezione Tacoli Canacci.
Titolo: Ritratto di gentildonna detto “La Schiava turca”
Autore: Girolamo Francesco Maria Mazzola, detto Parmigianino
Data: 1532
Tecnica: Olio su tavola
Esposto in: Galleria Nazionale
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