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Giancarlo Vitali - Ritratto di Pino Arrigoni
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Tino Stefanoni - Senza Titolo F 97
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Alfredo Chiàppori - Lichtesweben
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Giovanni Gastel - 61, m.k. Prova d’autore
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Pino Pinelli - Pittura R
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Giuseppe Maraniello - Lettera di un'amica
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Ennio Morlotti - L'Adda a Imbersago
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Giancarlo Sangregorio - Ciclope
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Giò Pomodoro - Modello per Dioscuro
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Enrico Baj - La danza di Ubu
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Enrico Castellani - Superficie bianca
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Mimmo Rotella - Sfera
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Mimmo Rotella - Sfera

Altre opere esposte

Descrizione

La figura dell’artista Mimmo Rotella è legata al movimento del Nouveau Réalisme e della Pop Art internazionale. In particolare, la prima fase della sua attività è stata caratterizzata da viaggi per motivi di studio negli Stati Uniti durante i quali sperimenta stili pittorici diversi che lo porteranno a rivoluzionare i linguaggi artistici del dopoguerra.

Negli anni Cinquanta, rientrato in Italia, Rotella elabora la tecnica che lo renderà celebre all’interno del mondo artistico contemporaneo: il décollage che serve non per costruire, ma per demolire l’opera ed era lo “strappo” lo strumento usato per esprimersi. I protagonisti di questi primi lavori sono le stelle del cinema americano come Marilyn Monroe, già musa del grande maestro della Pop Art Andy Warhol, i cui lavori hanno influenzato la carriera dell’artista.

Mec Art, assemblage, ready-made e Art-typo, Mimmo Rotella ha spaziato tra diverse tecniche e linguaggio cercando sempre di innovare e rinnovare la propria cifra stilistica.

In Sfera Rotella inserisce pittoricamente simboli dai riferimenti mitici e dal significato oscuro. Il capo della divinità romana, Giano bifronte, dio degli inizi, della doppiezza, custode degli accessi e delle soglie, campeggia al centro della composizione. L’opera presenta anche la scritta didascalica “Sfera”, figurativamente simbolo della terra e della perfezione geometrica assoluta. In quest’occasione l’artista si è divertito ad accostare immagini simboliche di ambigua lettura servendosi del décollage come supporto per immagini e scritture, reali protagoniste dell’opera.

Collocazione: sala n.7


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