Esposto in:
40, Place Saint-Corentin , Quimper
Chiuso oggi: apre domani alle 09:30
Profilo verificato
Il fuoco scoppietta, il fumo si alza, macchie di colori complementari sono in movimento. Al centro di una veduta panoramica, un peschereccio è arenato con la bassa marea. Alcuni uomini fondono il catrame per rafforzare l'impermeabilità dello scafo. La cala si estende fino all'ingresso di Pont-Aven, dove a sinistra si vedono un mulino sul fiume e il campanile del paese. Il pittore, infatti, dilata la scena modificando la realtà. Per sviluppare un'area pianeggiante di vegetazione la collina diventa una massa a strapiombo. Maufra si unisce così alla scuola Pont-Aven attraverso l'estrema semplificazione delle forme e l'uso dell'anello scuro che le separa. Ma la sua arte è ibrida e originale: dell'Impressionismo conserva il tocco e l'interesse per i riflessi sull'acqua.
Nel 1888 Pont Aven fu teatro di importanti novità plastiche. Semplificazione radicale delle forme, uso di colori puri disposti su superfici pianeggianti, estranee alla percezione ordinaria, abbandono dell'inquadratura classica e della prospettiva, in maniera simile alle stampe giapponesi: tutto questo caratterizza la rivoluzione formale che è avvenuta in seguito e di cui ogni artista si è appropriato a suo modo. Il termine sintetismo definisce questo nuovo approccio che sostituisce all'osservazione la sua ricreazione da parte dell'immaginario. Questa liberazione dalla presa accademica, questo "diritto di osare qualsiasi cosa" sostenuto da Gauguin, portano la pittura in altri territori, in altri esperimenti.
Titolo: Veduta del porto di Pont-Aven
Autore: Maxime Maufra
Data: 1893/1894
Tecnica: Olio su tela
Esposto in: Musée des beaux-arts de Quimper
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